Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XIV.
      della propensione alla pacq, Siguificarpagli , che da lui \' eccellerebbero , accellerepberla anzi a quelle condizioni, che a lui piacesse dettare. Lo che interi-tosi al pontefice, sì ne tu satisfatto e lieto, che de-gnolli della sua lode con uu suo breve , il 2,3 ipar-zo t46i. Di quel breve, onorevolissimo ad Ancona non riproduco io qui, che poche parole : « Anbiamo, scriveva il pontefice, pienamente conosciuto « la devozione vostra, e la fedeltà , e la ubbidienza, « e la osservanza verso di noi e dell' apostolica sede, k dalla cui protezione mai non sviliste ». Le quali parole osservanza, devozione, fedeltà, obedienza , valgono quest' una dipendenza dalla sovranità pontir ficia; e da questa sovranità veniva quella protezione che all' anconitana repubblica facea securo il godimento della conceduta libertà. £ sì se ne ha , che tale sotto il pontificio governo era lo, stato d' Ancona , qual era, come altrove notammo col chiarissimo Botta , lo stato delle colonie e de' municipii sotto il governo dell' aulica Roma. Altro pensarne è una vana chimera.
      La pace s.i concluse cogli esinl ; ma per alcun tempo se ne tardò l'esecuzione. Io trovo scritto, che per ultimarla s'intromettesse con buoni uflizii Osimo ancora. A me non sembra di dover dubitare che i contrastali terreni fossero ad Aucona rivendicati, sebbene i nostri scrittori non abbianlo mandato alla memoria. Ei ci rammentarono le altre condizioni : si restituisse Mosciano agli esini ; si cedesse Monte-» marciano. Se que' terreni, cagione della guerra, non furono renduti loro ; adunque le condizioni erano tutte a favore degli esini: e converrebbe dire, ,che gli anconitaqi fossero dalla parte del torto. Per quanto poi a Montemarciano, è da sapere, che quella terra dipendeva dal Malatesta.
      Il pontefice sdegnato della costui fellonia, che narrammo > aveyalo e scomunicato e dichiaratolo decaduto da' possedimenti, che aveva a vicariato. I mar-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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