Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONAdrea. Ma nč quella veneranda reliquia, nč il titolo, che aveva, al trono di Costantinopoli, non bastaro-uq a commuovere gli animi de' principi latini, che malgrado le paterne esortazioni del pontefice non che armarsi per conquistare a lui i suoi stati, non arma-vansi neppure per difendere i proprii. Ebbe Ancona io tale occasione opportunitā a mostrare la sua compassione alla sventura, e la sua religiosa pietā. All' incontro, del Paleologo venuto era il cardinale San-tasusanna; ed egli, e'1 principe furono degnamente accolti e intrattenuti. Pietosamente ancora vi fu onorata la veneranda reliquia. Riconosciutane 1' autenticitā, fu esposta alla venerazione de' ledeli. {(istituissi una solenne supplicazione. Allo splendore dei torchi, e de' doppieri, e delle facelle, tra l'armonia de* sacri cantici, e '1 suono, festoso, delle campane, e l'olezzo degli incesi profumi, l'uno e l'altro clero, la magistratura, il popolo, il principe, il cardinale incedettero solennemente sino alla chiesa di santo Onofrio, fuori creila porta di capodimonte, e quivi fu depositata sacra reliquia,
      Ora mi conviene ritornare allo sleale Si-Ai463 gismondo Malatesta, Egli fin dal i46i erasi congiunto con Giovanni duca d'Anjou, contro il pontefice, e2 luglio a Castellamar^ aveva sconfitto le truppe pontificie, comandate da Ludovico Malvezzi, e da Pierpaojo Nardino. Ma il 19 dello stesso mese incaminatosi per all'Abruzzo, eragli stato recato 1' annunzio, che il papa mandava contro lui nella Marca con grossq nodq di truppe Napoleone Orsino. Dovette quindi tornarsene alla difesa delle sue terre, dichiarato reo di fellonia, scomunicato, interdette le sue citiā ed i suoi stati. Fatta nei verno quanto potea maggiore adunai^ di truppe, nel 1462 tornava aucora per all'Abruzzo, dove cou calde istanze chian^avanlo l'Anjou e'1 Piccinino. Era ornai giunto a Montolmo, quando gli furono recati due diversi annuuzii: che il conte di Urbino, 1'Or-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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