Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
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STORIA. V? ANCONAe pronte ad ogni cerino, quattro grandi triremi, quivi costrutte , ed approvigionate compiutamente. Erano seco tredici cardinali, gran numero di vescovi e di prelati , e seguivanlo , due mila soldati. , Posossi nell abazia di san Giovanni in Pennocchiara , fuori della porla del calamo , e '1 dì seguente fece il suo solenne ingresso iu città. Il vescovo, il clero, la magistratura , i cardinali, i vescovi , i prelati , i principali crocesignati, il popolo, processionalmente pre-r cedevanlo, e seguivanlo alla cattedrale. Donde, adorato il Sacramento, passò al contiguo palazzo episcopale > dove alloggiò , preparatogli colla più splendida magnificenza. Ma ciò, di che assai più si satisfece , e ne godette , e ringrazionne il magistrato, fu r incontro d'una galea, elegantemente adorna, che con ruote ed ordigni d' artifizio maraviglioso, fa-ceasi sdrucciolare, ascendendo per le vie della città. Nobili giovani, con leggiadra uniformità , [di ricche vesti vestiti, stavansi a1 remi sulle panche, come rematori. Nè il comandante mancava, nè il nocchiere, nè la truppa, nè l'artiglieria, che di tratto in tratto, dalla porta del calamo, per cui il pontefice entrò, sino alla cattedrale , sparava i suoi cannoni. I cardinali , i prelati , i capitani, i principi , ebbero i loro alloggiamenti ne' palazzi, e nelle case de' nobili, e de' principali cittadini d'Ancona.
Dopo tutto questo, che ben dimostra l'ossequio, la devozione, la fedeltà, la pietà degli anconitani, io non so, se m' abbia a riferire ciò , che da un anconitano scrittore viene scritto, e confermato colla testimonianza d' un più vecchio scrittore anconitano, citato da quello in uua delle sue saltellanti annota-zioncelle. Ma pur debbo dirlo, perchè anco il silenzio non mi si dia a rea intenzione , e perchè chi legge consideri , sin dove giunga la brama di tutto favoleggiare. Si scrive adunque così : « la contusione « fu grande, non meno che il pericolo. Ma il senato « a garantire la sua libertà, moltiplicò le guardie
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