Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
LIBRO XIV. 3l3
« cento cavalli bene in ordene. La sua persona alogiò « in casa de Francesco de Giovanni de Biagio ; le « altre brigate in diversi luoghi per la città. Vivevano salis barbare spurceque. Lo imperatore concesse alcune dignità ad diversi ciptadini, così mondani, corno sacerdoti. Ne la sua partita fece rompere le pubbliche prigioni , et liberò tutti quelli « erano dentro così per debiti civili,, corno criminali. « Venne el dicto imperatore nel 1468 adi 18 de decembre. Lo governatore della provincia era insieme con lui per condurlo honorijice ad Roma « per le terre della chiesia. In un dì venne, et laltro se partì. »
Ciò stesso, che'1 Bernabei narra, è confermato per l'imperiale diploma, donato alla nobile famiglia Antiqui, e conservato da1 conti Cresci, eredi di quella/ Esso è dato d'Ancona il 18 decembre 1468, ventottesimo del regno romano, sedicesimo dell'impero, nono del regno ungarico. E' diretto a Girolamo , Angelo, Francesco fratelli, e Pietro, Giovanni, Tommaso , figliuoli del quondam Biagio , ed a' figliuoli de' nominati, nepoti e successori de' signori Antiqui. Vi si loda la chiarezza delle virtù, e la venustà de' costumi, che per isplendore rendevali insigni. Vi si rammentano la splendidezza della loro anconitana casa, e 1' onorevolezza e la liberalità, con cui da essi era stato accolto e intrattenuto. E quindi si concede a loro , e a tutti i loro discendenti in perpetuo, il titolo e la dignità di conti del sacro palazzo e dell'impero , con tutt' i privilegii, e i diritti, che vi sono annessi ; ed inoltre , che possano , nel territorio di Montacuto, fabbricare un castello, e intitolarlo castello de' conti Antiqui.
Ne consegue, che tutti que' nostri scrittori , i quali mandarono alla memoria, essere lui veuuto in Ancona il i452, ed esservi dimorato sei giorni, caddero in manifesto errore. E per quel po' d'amore , che ho del buon gusto , mi passo dal riferire
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