Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONAquegli otto versi di cattivo gusto, che mentre eì cavalcava sulla piazza nuova, stando il magistrato co' senatori, e tutto il popolo attorno, tu scrìtto, ch'ei pronunziasse in lode d' Ancona. Ed è poi un madornale errore del Landò, e del Saracini ( ann. i^Si ) eh' ei concedesse agli aheonitani « licentia di potere « cugnare monete di tutte le sorti, d'oro d'argento « e rame, essendosi per l'addietro costumato solamente cugnare piccoli danari, e soldi di rame, et « altre monete d' argento dette bolognini, e grossi, « e con l'arma, e colla croce, come usava ». Torno alla mia storia.
      Una inaspettata guerra sorta era in Italia, suscitatavi da fiorentini fuorusciti, ricche e potenti persone, di cui buon numero era nello stato della vegeta repubblica. Eransi essi volti a Bartolomeo G* leoue , generale delle venete milizie, e chiestolo del suo aiuto. Questi al veneto senato avea rapportato le loro proposizioni, nè il senato le aveva avute a disgrado ; ed infingendo di congedarlo dal loro servigio , diedero voce, ch'ei facesse la guerra pe' fuorusciti. Nè però riuscivano a questo , che non si vedesse , eh' e' per ordine loro, .e co' loro denari la facesse. Al Coleone , e a' fuorusciti eransi aggiunti Alessandro Sforza, signore di Pesaro, Costanzo suo figliuolo, Ercole d'Este fratello del duca Borso, Pino degli Ordelaffi signore di Forlì, Marco e Lionello Pii signori di Carpi, Galeotto Pico signore della Mirandola, ed Astorre Manfredi signore di Faenza. Collegati con Firenze eransi re Ferdinando di Napoli , e Galeazzo Maria duca di Milano. Ciò avveniva nel i4*>7, Una feroce battaglia erasi lungamente combattuta con assai valore, nè però terminativa, alla Molinella terra del bolognese. Il duca Borso , adoperato si era per la pace, ma inutilmente. Nel 14^3 interpostosi il pontefice, il 2 di febbraio dettava la pace egli stesso, ed intimava la scomunica a chi non 1' accettasse. Contento della paterna opera sua, nè dubitan-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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