Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XIV.
      do, che alcuno vi fosse, che noti volesse accettarla, comandava, si festeggiasse il lieto avvenimento con falò, e luminarie , e fuochi, artificiati, ed altro solenni dimostrazioni di pubblica allegrezza. Che questo comando avesse Ancona altresì è chiaro per la notificazione dell' 8 febbraio, dal tesoriere della Marca, e vicario pontificio nel temporale, a lei diretta , come alle altre città della provincia, e da me rammentata nella già tante volte citata mia appendice. Ma le speranze concepute dal pontefice non ebbero per allora alcun effetto, contraddicendo il re Ferdinando , il duca di Milano , i fiorentini, per 1' articolo principalmente , per cui il Coleone , primo autore di quel movimento, dichiarato era generale della1 sacra lega contro de' turchi, coli' assegnamento di centomila ducati d'oro, che i collegati gli paghereb-; bero, giusta il riparto da esso pontefice statuito. Si misero pertanto al fermo di non accettarla, e il papa al fermo, che si osservasse , e quelli al fermo di rifiutarla , appellandosi al futuro concilio. Santa opera fece il duca Borso , adoperandosi a mitigare 1' a-nimo di Paolo. Il quale piegandosi ad abbandonare 1* articolo del generalato del Coleone , ottenne finalmente il 25 d'aprile , che da tutti fosse accettata. Nuove feste allora si comandarono per sì fausto avvenimento , con editto del 29 aprile , così ad Anco-' na , come alle altre città dipendenti dal pontificio dominio. E questo documento altresì fu da me prodotto in quella mia appendice.
      Da liete cose passiamo ancora a liete cose. Morto era Sigismondo Malatesta, signo-re di Rimino, e poiché non aveva figliuoli legittimi , rimasa era in possesso di quella signoria Isotta sua moglie. Roberto figliuolo naturale di Sigismondo , giovane, se crediamo all'Ammirati d'indole egregia, di bello ingegno, di gran valore, e d' altre preclare doti ornato, in somma dissimile al tutto dal malvagio suo padre , era allora a' servigli


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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