Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
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STORIA D' ANCONAdel pontefice sulle frontiere dello stato ecclesiastico Verso il regno di Napoli, La vedova Malatesta, sconfidata di poter reggere di per sè il suo dominio, comecché, secondo il vezzo delle matrigne, non guari amasse il giovane Roberto, pure desiderò, e gliene scrisse, d1 averlo in parte del suo governo. Il giovane, non posto tempo di mezzo, recossi a Roma , e domandò al papa il possesso di Rimino, promettendogli , che come lo avesse , rimetterebbelo tosto nel suo pieno potere. Ottenuto l'intento , andò a Rimino , e quivi giunto, mandò , dice il Muratori , la matrigna a filare , e tutto recossi in mano il governo , e conciliossi 1' amore di tutti i riminesi. Per mettervi più salde radici, condusse a moglie una figliuola di Federico, conte d'Urbino. Questo io rammentava per dire alcuna cosa di quelle nozze, a cui furono invitati i rappresentanti di Ancona , e perchè spero, non sia per essere disaggradevole a chi ama di trasportarsi a que' tempi, conoscere, come le principesche nozze allora si celebrassero.
Splendidissime furono quelle di Roberto : nè io so, perchè il Saracini le differisca al 1471. Precedute le visite e le gratulazioni delle riminesi dame alla novella sposa , e degli ambasciatori de' principi e delle amiche città, ella e lo sposo andarono, seguiti da nobilissimo corteo, alla chiesa di santa Colomba, per ivi ricevervi il sacramento del matrimonio. Tornati al palazzo di Roberto , vi trovarono nella gran sala , detta della fontana, imbandita la mensa a Putissimo convito. Convitati erano , oltre gli sposi e i loro congiunti , gli ambasciatori del papa , di re Ferdinando, delle repubbliche di Venezia e di Firenze, del duca di Ferrara , del marchese di Mantova, del cardinale di Milano, del prefetto di Roma, del principe di Salerno, del conte di Capri, del signore di Forlì, delle città di Bologna, d'Ancona, di Sanseve-rino , di Camerino, di Fermo, d' Osimo, di Jesi, di Sammarino, di Stefano Colonna, de' Malatesti, e di altri ancora conti e signori.
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