Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XIV.
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      sebbene genovese di nazione, pel suo lungo domici-' lio in Ancona passava per anconitano. Fu agli a ssa* litori agevole cosa l'impadronirsene, colti subitamente i nostri, che senza sospetto si travagliavano, nè aveano avuto, nè potuto avere tempo a difendersi. Sulla predata nave posero venti de' loro uomini, quattordici ve ne lasciarono. Fattasi oscura la notte, ed insorta una fiera burrasca, pel mal governo di chi la reggeva, questa fece naufragio, e si fracassò sulla spiaggia. Di que' nostri quattordici, perirono un Nicolò Vitale, scrivano, ed un Angelo di Nicolò Bo-narelli, sopranominato Genova, sottoscrivano. La genovese nave predatrice sarebbe perita ancora , se pel consiglio dell'Urb^veteri, che v'era stato trasmutato, non fosse stato[ tronco e gettato in mare l'albero maestro. In questo caso avvenne cosa, che se maravigliosa non può dirsi, certo fu fortunevole , testificata dallo stesso Urbeveteri. E questa fu: che un Nicolò di Micone, nativo d' un' isola dell'Arcipelago, naufragata la nave anconitana, afferrata una tavola, balzato e trabalzato pel gonfio mare, da un' onda per furioso vento rovesciata sulla genovese, vi fu colla sua tavola depositato sano e salvo. Ma gli anconitani, saputo quel ladroneccio, speditamente sciolsero una loro nave ed un barcone in traccia a que' pirati. Ma quelli eransi ricovrati in porto a Chioggia: dove gli anconitani non furono osi di assaltarli. Bene gli attesero, se mai salpassero; ma tanto quelli indugiaronsi, eh' essi dovettero tornarsene. Coloro poi se ne andarono all' isola di Chio.
      Non mi pare di dover qni trasandare una notizia, che ad Ancona appartiene prossima-mente per quello che dirò. Poco prima del 1478 una mano d'illirici, per sottrarsi forse alla barbarie de' turchi invasori, approdato aveva a Por-tonovo, e posto loro stanza nel distretto di Camera-no, anticamente Camurano. Dall'anconitano vescovo, allora sedente, che era il nostro concittadino beato


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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