Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      364 STORIA D' ANCONACosì di violenza a violenza si esorbitavi. Gli anconitani domandarono truppe alle confederale città di Camerino e di Ascoli, e con questi sussidii congiunti alle loro forze fecero una massa di tre a quattro mila uomini. Nè gli osimani si stettero a bada. A' loro proprii soldati aggiunsero gli ausiliarii recanatesi e fermani, e ne diedero il governo a Bocco-lino figliuolo di Guzone, esperto e valoroso capitano. Questi osservato avendo, come nessuna militar disciplina tenessero le anconitane schiere, intente solo a saccheggiare, colse il destro, mentre disordinatamente erano sparse per le campagne, ed assaltolle, e facilmente la ruppe, e volse in fuga. Se all'Ono-fri si deve credere, trecento uomini perdettero, du-gento de' quali furono morti, cento prigionieri. Ma il Bernabei narra, che soli trenta fossero gli uccisi, i prigionieri ottanta. Si vuole però, che questa sconfitta toccasse agli anconitani pel tradimento d' un Bartolomeo da Montolmo , che di que' tempi erasi accasato in Ancona. Checché ne sia, trovo scritto , che colui più non tornò in Ancona, sebbene avesse vi e moglie e figli. Il governatore della Marca, sdegnato che di quell* aggressione autori primi fossero stati gli anconitani, mandò contr' essi una mano delle sue truppe, che ostilmente correndo pel loro territorio, non piccolo guastò^ vi recarono, e gran preda vi fecero di bestiame.
      In questo tanto il pontefice, cui torte doleva quella discordia, non avea cessato di comandare con brevi, e brevi all'una e all' altra città, 3 luglio 1477 ^ « Si deponessero le armi; le questioni si definissero « dal luogotenente generale della Marca; e se da « quello non potessero essere definite, manderebbe « il cardinale di san Pietro in vincoli, suo nipote. » £ con altri brevi del 24 dello stesso mese ingiungeva la riparazione de' recati danni, la restituzione delle prede , la liberagione de' prigionieri.
      Più : il 29 dello stesso mese altro breve dirigeva


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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