Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STOBIA D' ANCONAcittadiuė si riconciliassero; prometteva egli stesso di armare venticinque triremi, che si congiungerebbero alle quaranta, che componevano la flotta del re di Napoli; apprestava le sue truppe, affortificava le piazze marittime de' suoi stati.
      Nč Ancona si rimase in quel frangente. Con sommo studio apparecchiavasi alla difesa, le mura si racconciavano, e si afforzavano, nuove milizie si coscrivevano, munivasi di artiglierie tutto il cinto, particolarmente dalla parte del mare, dal sito , che chiamavasi del Cāssaro sino alla porta 'del Calamo escavavasi un largo e profondo fosso , e due rivellini sorgevano del tutto nuovi, uno al porto dove un tempo era la torre del Fano , l'altro sotto la ripa di san Marco. Per sopperire a tante spese , donava Sisto al comune mille cinquecento ducati di camera, concedeva una tratta di mille some di frumento , esimevalo dalle consuete taglie , e da' pagamenti dovuti alla camera apostolica , davagli ancora in dono una galera, che dovesse sempre tenersi armata all' anzidetto rivellino del Fano. Per quello escavamento , che dicevamo, del largo e profondo fosso , i suburbani orti si disfacevano , le vigne si spiantavano, gli ulivi e gli alberi da frutto si tagliavano , e ad affrettare e compiere i lavori di difesa tutti si obbligavano gli uomini dell' anconitano cou-tado.
      Ma dell' infelice e trepidante Italia ebbe Iddio pietā. Le paterne caldissime esortazioni del pontefice riuscirono a concordare una gran lega : d' esso pontefice , del re Ferdinando, di Mattia Corvino re d' Ungheria , de' duchi di Milano e di Ferrara , de' marchesi di Monferrato e di Mantova, de' fiorentini, de' genovesi, de' sanesi, de' lucchesi , de' bolognesi. Loro aiuti mandarono ancora i re di Aragona, di Portogallo , di Francia.
      Alfonso intanto, duca di Calabria, di stretto assedio aveva cinto Otranto, e per mare e per terraLiOOQle


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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