Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XVI.
      vecchio Landò Ferretti, nè dei Saracini, che non ne dicono verbo. « Ad esempio dello zio, prosegue « l'autore della Pietra del paragone, portossi a'pie-te di del pontefice, ed il pontefice avocò a sè la cote gnizione di tal causa ; e commessone l'esame a varii « prelati della romana curia, fu riconosciuto e diti chiarato innocente. » Lo che ( maravigliosa arte di contraddire a sè medesimo ! ) non si nega neppure da chi scriveva a' nostri giorni, che l'anconitano sei-nato scoprì, che Giacomo Bonarelli tentò di tradire la libertà della patria.
      Ma quella invidia, che prevaluto aveva a calunniarlo e condannarlo di tradimento, prevalse ancora a fare, che malgrado la riconosciuta e dichiarati innocenza, ed il comando del pontefice, non fossfe ricevuto in patria. « La quale durezza » ( prosegue lo scrittore della Pietra del paragone ) « sdegnò il ponte tefice. Onde seguita la pace co' collegati il i4 agosto i486, con suoi ordini rigorosi obbligò il magistrato a portarsi a' suoi piedi. » E qui accenna /' abbaglio di chi affermò, che ciò fosse ptr averti aderito a Mattia re d! Ungheria,- e ne dà ragione.
      E per finire la storia di questo illustre, ma sfortunato cavaliere, aggiungo quel che ne scrisse il moderno illustratore d' Ancona : « il fatto si è, che « il papa nuovamente lo creò senatore di Roma, e « più non rimpatriò, poiché nella settimana santa « fu ucciso a tradimento da un sicario bolognese. » Benché di questa tragica morteT autore della Pietra del paragone non dica nulla ; pure io non lo niego, perchè non ho testimonianza a negarlo. Nè tento bem-meno di sollevare il velo, che nasconde, da chi -tosse mossa la scelerata mano di quel bolognese sicario: pure ognun sa, che alla rabbiosa ed implacabile in-* vidia non è cosa, che sia santa, non è misfatto, che le faccia ribrezzo. ' 1
      Il novello pontefice Innocenzo portava al A.dic. trono un cuore amante solo della pace; e 1485


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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