Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
38oSTORIA. D' ANCONA
Non trovo scritto, se le preghiere e le istanze fossero ascoltate.
Rammentiamo ancora, benché ciò appartenga più alla ecclesiastica, che alla civile storia d'Ancona, che in quello stesso i49° a religiosi carmelitani, già stanziati in Ancona, fu conceduta la chiesa di santa Maria in cunctis, perchè la rifabbricassero, e vi costruissero il convento, ora del Carmine. E nel i4g3 furono loro donati venti ducati d' oro per compierne il tetto: obbligatisi i religiosi ad invitare ogni anno nel mese di ottobre i signori anziani ad ascoltare una messa cantata, ed obbligatisi inoltre ad offerir loro ogni anno un presente di cinque paia di colombi.
. Venghiamo ora a cose di più alta impor-
i/iga tanza- Avverto chi mi legge, che io riferirol-le, come le trovo descritte da' nostri storici; e che riferirolle dopo avere attentamente Ietto quel che ne narra il Rainaldi ( hoc an. N. i5, 16, 17 ), e quel che ne scrive il dottissimo Benedetto XIV, stato più anni vescovo d'Ancona, nelle due sue opere sulla canonizzazione de santi ( lib. IV, p. II, c. 31, n. 8 seg. ) e sulle feste del nostro Signor Gesù Cristo , e della beata Vergine Maria ( lib. I, c. VII, 11. 129). Il discreto lettore consideri, come questa dichiarazione non dovessi io non volere premettere.
Narrano adunque i nostri storici, e per essi tutti il Saracini ( p. 291 ), che « Bajazetto II re de tur-te chi, avendo prigione e captivo d'Innocenzo Vili, « Zizimo ( scrive Alfonso Ciacconi, ovvero Gemma, « dicono altri ) suo fratello carnale, per farsi egli « più amico il papa » ( cioè, perchè non concitasse a guerra i principi cristiani contro di lui, siccome avvisa il Rainaldi ivi stesso ) « alla camera del quale « per sostenimento di detto suo fratello, pagava detto « Bajazetto quaranta mila scudi 1' anno, afferma Io « stesso Ciacconi , gli mandò per un suo ambasciatore a posta , chiamato Mustafà ( il Rainaldi Io « nomina Chamisbuerch ) bassà visir, dice Paolo Gio-;
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