Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      392 STORIA D ANCONAlito per non so quali scandali, ond' è, diconlo essi , afflitta la società ; a cui rispondo però, che alla società vengono talora scandali altresì di calci e di pugna , nè per questo dirà nessuno, essere cattiva cosa che gli uomini abbiano gambe e mani ), tanto biasimevole e perniciosa cosa è il celibato libertino e forzato. Ond' è assai da lodare quella legge. E se vero è, che di quella primo esortatore fosse un frate predicatore , non è quel frate meno da lodare.
      Certo con molta prudenza nella libera città di Ancona si amministrava il governo. Onde non è da maravigliare, che ed altri comuni ne bramassero l'amicizia e la protezione , e che illustri famiglie di altre città ambissero d' essere aggregati alla sua nobiltà. Ciò richiesero ed ottennero in quest' anno la popolosa terra di Corinaldo, e la cospicua casa de' conti di Montevecchio.
      Nè intende vasi meno al commercio. Quando l'ordine de' tempi ce ne porse occasione, dicemmo le convenzioni, che co' ragusei eransi concordate , per certo ad essi vantaggiosissime. Pure 1' avidità di maggiore guadagno mal consigliavali ad avvisare a' modi onde frodare i pagamenti in dogana de' lievi dazii, a cui erano soggetti. Fecesi dunque decreto , che qual che fosse legno de' ragusei, che venisse discarcato, per tutta la spiaggia dal Tronto a. Rimino , in porto d' Ancona , pagar dovesse delle merci , ond' era carico , il quattro per cento in ducati d'oro: e se venisse carico in Ancona, e quivi discarcasse, pagasse solo il due e mezzo : lo che si osservasse ancora, se carico si teness« fuor de' segnali o confini del porto, purché mandasse a terra i suoi uomini con barca o battello. Questo si decretò, si praticasse colle altre nazioni, soli eccettuati i veneziani. La quale eccettuazione non deve passare inosservata.
      Notammo ancora , come molte torri sorgessero lungo la via, che gii anconitani chiamano di soilo-mare: dovrebbe dirsi lungo il mare. Elle erano ed
     


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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