Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
4oa storia d' anconaogni comando de'magistrati. Statuissi quest'anno una legge, che i banderesi dovessero ogai anno essere tratti a sorte sei giorni prima delle calende di gennaio. La prima domeuica poi di quel mese i bande-resi, che uscivano di carica, e i nuovi entranti, accompagnati da' consiglieri de' rispettivi terrieri, incedevano solennemente al palazzo degli Anziani, al suono di trombe, di piffari, di nacchere, e di altri militari strumenti. In mano a' magistrati prestavano il giuramento di fedeltà e di obedienza al pontefice, ed al comune, ad perpetuam, dicevasi, constantiam sanctae dulcissimat libertatis. E santa era veramente quella libertà, perchè legittima, avvegnaché conceduta dalla sovrana clemenza del pontefice; e veramente dolcissima era, perchè certo nuli' altro più desiderevole e caro ha chi sente d' essere uomo, e perchè quell' anconitana libertà con giuste leggi ordinata era e composta, non incomposta e scapestrata era, come quella che vorrebbesi da'moderni libertini, non libertà, ma licenza, d'ogni santo e civile ordine sovvertitrice.
Ed altri accennerò ancora lodevoli decre-1^07-08 'n nuest' anno e nel seguente statuiti dal consiglio. Si ordinò adunque, che una luminaria si tacesse nel giorno di san Giuseppe, e fosse festivo, intervenendovi, non ne dubito, la ecclesiastica autorità. Severe leggi furono promulgate sulla qualità e la decenza de' balli. Si ordinarono i donativi da offerirsi al primario protettore celeste, nel giorno a lui solenne, dalle varie arti, da'servi, dagli uomini di contado. Tassaronsi le landre a dover pagare in mano a' nunzii ( balivi ) del comune un fiorino ciascuna ; il qual denaro della iniquità impiegar dovevasi a comperare cerei, che ardessero sul-1' altare del santo, per impetrar loro, io mi credo, la grazia della conversione.
A.die. Per obbligare la veneziana repubblica a >509 rendere alla chiesa gli usurpati luoghi, era
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Anziani Giuseppe
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