Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XVI.
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      stato il pontefice costretto di collegarsi co1 maggiori potentati d'JBuropa, dare di piglio all'armi egli stesso, e sostenere enormissime spese. Umiliatasi poi quella repubblica, altra guerra avea dovuto incontrare contro Alfonso, duca di Ferrara, e '1 re di Francia, mutatosi di alleato in nemico. Nuove tasse per questo avea dovuto imporre a' suoi popoli. Ad Ancona toccata era (ciò narra P- '36, i3y l'illustre autore della Pietra del paragone ) pe pagamenti della cavalleria. Credeva ella di non dovere esserne aggravata in vigore de' suoi privilegii, ed oltreciò aveva dovuto soggiacere, e soggiaceva tuttora ad altre straordinarie spese. Per supplicarne la esenzione, fu inviato oratore a Roma Antonio Ferretti, personaggio per nobiltà e per meriti cospicuo, uno dei -nove deputati alla custodia della città, magistratura estraordiuaria, solita ordinarsi in occasione di sospetti di guerra, o di passaggi di soldatesche. Ma non questo mandato solo aveva il Ferretti; avea 1' altro ani-cora di reclamare la liberagione di alcuni anconitani, che tenevansi carcerati in Macerata per controversie tra '1 comune, e '1 cardinal Farnese, legato della provincia. L'una e l'altra cosa aveva ottenuto il Ferretti, e ricevuto, per quanto alla liberagione di que' prigionieri, ed alla tassa, un breve segnato il 9 aprile 1S09 diretto allo stesso cardinale legato. 11 quale fece ragione al comune, dichiarollo esente da quella tassa, liberollo dall'aggravio degli alloggiamenti militari,"rimandò i prigionieri, e condannò il suo già luogotenente al rifacimento de'danni e delle spese.
      Ma in altro grave affare erasi usata ancora 1' o-pera del prode ed eloquente cavaliere. Toccammo , che la veneta repubblica avea dovuto raumiliarsi al pontefice, rendergli il tolto, ed implorarne la pace. Nè all' anconitana signoria sfuggì, quanto in quella occasione importasse ( ciò narro colle parole del citato scrittore) « d'insistere presso Sua Santità, per


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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