Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      38o STORIA. D' ANCONAv'ebbe un fiero menare di mani: era una compagnia di ascolani. Per quattro intere ore si combattè con un valore inaudito; e comecché que' prodi fossero per numero inferiori, non un solo vi fu, che a brutta fuga voltasse le spalle; tutti amarono meglio di morire, che cedere un solo palmo di terreno, nè uno ne campò, tranne alcuni feriti, che furono fatti prigionieri. Di questo fatto non parlano i nostri; ben parlano di una imboscata, in cui una banda di anconitani fu avviluppata e fatta a pezzi, cavalcando contro Sammarcello, terra ancor essa di di Jesi. Né io saprei ben dire, se uno stesso fatto fosse, scambiati i nomi, o due diversi. Checche ne sia, certo è, che in quella breve, ma cruda guerra, tutte intervennero le calamità delle guerre civili, arsioni di case e di campagne, saccheggiamenti di ville e di terre, rubamenti di sostanze e di animali. £ se non che il saggio duca d'Urbino, capitano al soldo d'Ancona ( di cui si scrive che avesse ricevuto tre mila ducati), occupate varie castella di Jesi, meglio amò di far le parti di paciere, che di veri sare umano sangue, italiano sangue, sangue civile, sallo Dio, dove la rabbia delle due città sarebbe giunta. Pur ciò che doveva essergli dato a lode, gli fu volto a biasimo : e si scrisse, che Ancona ne fu burlata (!), e soldo altre genti.
      In questo tanto elevato era al trono pontifìcio il cardinale Giovanni di Lorenzo de* Medici, letterato, e della letteratura protettore caldissimo, nella fresca età di anni trentasette. Si disse Leone X. Delle prime sue cure una fu spegnere quell' incendio della anconitano-esina guerra. Pertanto così al governatore della Marca mandava il 25 marzo i5i3: « Ci è stato rapportato, che gli esini ne' prossimi « passati giorni dell'interregno/ in dispetto al buon « costume, ed alla sentenza pronunziata da' nostri « fratelli, cardinali Bernardino Santacroce, e Anto-te nio San vitale, confermata dal romano Pontefice,


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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