Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
3g4 STORIA D" ANCONAni ti col taglio della testa, ( lo che non so quanto abbiasi a credere ), e lasciati in libertà i prigionieri cristiani, aggiunta loro la limosina di un ducato per ciascuno. D'allora a più sollecita guardia si provide dal senato, ed a migliore difesa dei littorale; e nel generale consiglio, il 22 di giugno, fu decretato, che gli effetti de' turchi, deposti nella dogana d'Ancona , fossero sequestrati, e si tenessero, fìnattanto che le robe e Je persone derubate si restituissero. E ciò di quella veneziana giustizia e larghezza mi fa dubitare ancor più. E se nulla sappiamo, qual fosse il riuscimento del sequestro , se ne abbia obbligazione alla diligenza , colla quale ci furono mandate le antiche memorie.
Ma quella incursione turchesca, non che ^519"* Ancona, mise in grande apprensione il governo pontifìcio. Onde fu comandato, che con nuove opere di fortificazione si munisse a difesa il littorale, e tutti dovessero contribuire alle occorre-voli spese i comuni della provincia. Commissario a ciò fu inviato un Egidio de' Pistorii da Cortona. Tradì costui la fiducia in lui collocata , ministro perfido e rapace. Subodorata l'infedeltà di lui , i deputati de' Comuni convennero in Ancona per sottoporlo a rigoroso sindacato. Due adunanze perciò si tennero, 1' una nel convento degli agostiniani, l'altra in casa il Toriglioni ; e fu chiarito, che in un anno, quanto durarono que' lavori, a ve vasi arraffato non meno , che cinque mila zecchini. Chi non vorrebbe sapere , com' e' fosse punito ? Chi scriveva delle nostre cose, dimeuticossi di consegnarlo alla storia. Ma certo, se colui con opportuna tuga non si sottrasse alla pena , la giusta pena ebbe a sostenere dell' infame peculato.
Prima di progredire a narrar cose di iho' maggi°re importanza , rammentiamo a giusta lode de* nostri avi una legge , la quale ben mostra , che se solleciti erano alla difesa contro le
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