Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D'ANCONAfronde, con grave danno de' ricchi, con più grave de' poveri.
      Finalmente iu dal Papa mandato capitano per la chiesa , con quattrocento fanti , Luigi Gonzaga da Mantova, soprannomato Rodomonte. Altra poi truppa ancora via via introducevasi travestita ed alla spicciolata. Altri e capitani , e conti , e scudieri erano con quel Gonzaga , sì che per alloggiarli onoratamente, duraute la stale di quell'anno, tutti occupati iurono i palagi de' signori, ed i conventi dei frati. Davano voce , grave ed iminente essere il pericolo delle cose turchesche , venire essi alla difesa , non che d' Ancona e dello stato ecclesiastico, ma di tutta 1' Italia , non altro all' uopo essere più sicuro luogo di rilugio, che Ancoua, al pontefice e al sacro collegio , città per terra e per mare sì forte e ben munita. Crederanselo gli anconitani. Ed il Gonzaga intanto con ogni maniera di cortesie e di carezze conciliarsi gli animi loro, usare con essi domesticamente, ed essi per indole schietti e gentili confidargli al tutto, riverirlo, amarlo. Il governatore poi della Marca , Bernardino Dallabarba, vescovo di Borgosanse-polcro, astuto e infinto più che destro, più crudele che forte e valoroso uomo, uomo da spada più che da chiesa, frequentava le sue visite ad Ancona, in-calorava i lavori, mostravasi benigno agli anconitani, lodavali a cielo, esortavali a tenere ben guardata la città, averla il pontefice carissima, in lei esso, in lei il sacro collegio avere riposta la loro fiducia.
      E già sorto era a sopraccapo della città, e compiuto il fatale bastione, e quello e gli altri propugnacoli guerniti d'artiglierie, e poste a Dumero le truppe. Convennero insieme il governatore, il Gonzaga , i principali capitani, ed avvisarono al modo e al tempo di mandare ad effetto la meditata impresa ; si statuì il giorno ventesimo di settembre, che in quell'anno cadeva di giovedì,
      Adunate le schiere da tutta la provincia, osi-
     


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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