Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      38oSTORIA. D' ANCONA
      Per tal modo faceva sì il governatore immune dal sacco la città , ma cruciavala , tormentavala, tor-turavala coli' austerità del suo reggimento , e con una furia di bandi gli uni sugli altri terribili per minacce : tutto pieno di terrore , di sgomento, di spie. Onde i miseri cittadini , se non per necessità , non facevansi vedere all'aperto, i più stavansi chiusi nelle loro case, osavano appena di salutarsi e parlarsi per timore di non essere presi a sospetto, i nobili principalmente , che stati erano dell'ordine senatorio , e avevano avuto parte nel governo della città.
      Il più grave dolore però , e da non potere esprimersi con parole, fu quando udissi, che una turba di osimani , recanatesi, ed esini , unitisi seco altri masnadieri e ladroni, venuti erano colle sacca per saccomannare, ed ispogliare le case, e già entrati erano per la porta del Calamo, forzatane la guardia, mandando orribili urla: spaventando colle minacce, ed alle minacce aggiungendo le più vili contumelie, i più amari sarcasmi , e facendo vera così la favola del lione moribondo. A' disarmati cittadini non difesa rimaneva nè scampo , ed o rodevansi per disperata rabbia , o a Dio raccomandavansi , e alla Vergine , e a' Santi. Ma in quel tanto estremo pericolo il governatore ed il Gonzaga non mancarono al dovere , e mosso uno stuolo di soldati contro quella canaglia , ricacciaronli fuor della porta. Si dispersero que' briganti per le campagne , e '1 bestiale loro furore vi stogarono facendovi ogni peggio che poterono manomettendo le signorili ville e le contadinesche case, ed arraffando checché venisse loro tra gli artigli , sino a' gangheri, a' catenacci, alle serrature: nè poco vi volle ad isbrattare quella peste dal territorio.
      Compassionevoli cose ho descritte fin qui, me ne resta a descrivere delle più compassionevoli ancora , che l'ultimo atto chiusero della anconitana tragedia. Depressi in tutto erano i nobili dal sospet-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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Calamo Dio Vergine Santi Gonzaga