Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D'ANCONAPiù orribile cosa aucora io debbo dire. Duro e sospettoso era il governo, le basse passioni de' plebei e de' forestieri sfrenate contro i nobili , aperto 1' adito alla calunnia. Bandi d' esilio sperperavano la città, alle donne stesse degli esuli, che rimanevano per la custodia delle case e pel maneggio degli affari, comandavasi di dovere raggiungere i loro mariti. Lo spavento poi e '1 dolore giunsero al colmo per la condannagione di cinque de' principali, i cui nomi sono questi : Marcantonio di Francesco Antiqui, Leonardo di Piersante Bonarelli , il cavaliere Gianbati-sta di Andrea Benincasa, Andrea di Francesco Bu-scaratti, Romano di Jacopo Giacchelli , per nascita, per valore , per ingegno spettabilissimi. Furono accusati di congiura a fare innovazione, ed uccidere il legato e *l vicelegato. Ebbe luogo un giuridico processo , diretto solo a non voler conoscere il vero. Li si condannarono a morte. A tre di loro, all' Antiqui, al Bonarelli , al Giacchelli fu mozzato il capo nella corte del palazzo del podestà , e i tronchi cadaveri portati nella piazza maggiore, e tra le due forche ( perciocché quivi ancora ne sorgevano due ) a pie della scalea della Incoronata , gettati su tre nude stuoje, con dappresso a ciascuno una torcia, e lasciativi sino all' ora di terza. Di spavento e d' orrore agghiadò la città e quello spettacolo. Furono que' cadaveri renduti alle loro famiglie, per deporli ne' loro sepolcri; i gemiti , le lagrime, i singulti furono la pompa delle loro esequie. Gli altri due , il Busca-ratti e '1 Benincasa, per la intercessione d'un conte Nicolò da Tolentino , che carissimo era al Dallabar-ba , furono confinati a Portodifermo , colla promessa d' avere salva la vita. Ma non guari dopo incarcerati furono impiccati per la gola. La innocenza di tutti fu poi dichiarala per sentenza di Paolo III. I nobili condannati all' esilio furono sessantaquattro.
      Giunta al Pontefice la notizia di tante crudeltà, ne fu indignato ; comandò , che gli esuli fossero reo-
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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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