Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
LIBRO XVI.
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duti'alle loro case; ed agli inviati anconitani, presenti tre cardinali, espresse la sua dispiacenza dell'avvenuto, e fece sperare che renderebbe alla città i suoi privilegii. Forse lo avrebbe fatto, ma la morte lo sopraggiunse.
Mi rimane ad accennare, qual fine facessero il Dallabarba e 1' Accolti. Il primo morissi in Orvieto di morbo pediculare. Il secondo , imprigionato prima sotto il pontificato di Paolo III , fu obbligato dipoi a dover dotare , testimonio P Alteo, le figliuole di quelli, che avea fatto morire , ed a sborsare alle loro famiglie tre mila ducati d* oro , cosa molto commendata , dice quello scrittore , generalmente da ognuno in Roma, e per tutta VItalia. Cotesto Accolti, si disse, morì di veleno.
Qui pongo fine, qual esso sia, al mio lavoro. Nella mia grave età di sessantotto anni lo incominciai il 6 di novembre i832 , lo compiei il 20 aprile 1833- Il mio amore della patria e del vero me lo fece intraprendere con alacrità di animo , e prò- < seguire con indefessa costanza. E se tanto di vita Dio mi conceda ancora, spero di condurlo con pari costanza e alacrità sino a1 dì nostri. S' altro a Dio piace di me, tale è tra noi, che meglio di me potrà porre ad effetto la mia pietosa intenzione , con Vero onore del nome anconitano.
FINE DEL TOMO SECONDO ED ULTIMO.
Storia d' Ancona. Tomo II. 29
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