Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio
CAPITOLO II. 90
ed apprese la fortificazione di Hatria e di Sena sull'Adriatico, e di Venosa nell' interno.
Roma intanto, verso il 472 d. R., spediva dal mar Tirreno una flotta a veleggiare nell'Adriatico ed a visitare i nuovi porti suoi e della confederazione latina. Quando il prefetto della flotta romana, dopo avere visitati i nuovi porti del Ionio, si appressò alle acque di Taranto, troppo fiducioso del trattato di pace del 450, doveva ricordare che, se i Ta-rentini per le loro eterne oscitanze non avevano prese le armi, pure avevano fatto causa comune coi Lucani e coi Sanniti. Gli animi, in Taranto, ribollirono di sdegno. Oratori demagoghi arringarono in piazza, ricordando gli antichi trattati che vietavano alle triremi romane di oltrepassare il promontorio Lacinio ed entrare nel loro golfo. Il navarca romano, fidando, non so con quanto fondata ragione, nella dimenticanza o nell'abrogazione dell' antico divieto, gettò l'ancora in porto. Una folla tumultuante si scagliò allora sulle navi, catturandole e facendo prigioni soldati e marinai, che poi furono venduti o giustiziati : il comandante cadde morto nella zuffa. Poi i Tarentini ripresero Turii, facendo capitolare il presidio romano (473 = 281). Così fu che la flotta romano-latina non potè per allora, nè per diversi anni dopo, toccare l'Adriatico e visitare il porto del Matrino e gli altri della costa italica.
L'accennato episodio mostra quale superiore importanza avessero, per Roma, Hatria e le altre città federali del versante adriatico, dalla loro entrata nell'alleanza fino alla caduta di Taranto, che fu nell'anno 482 d. R. E ciò, non tanto pel tempo, quanto per gli avvenimenti che si svolsero.
III. Guerra di Pirro e guerre del, Piceno. — Roma, che la freddezza sapeva imporsi per evitare errori, mentre in altre circostanze avrebbe distrutta Taranto per vendicare il proprio onore, allora cercò pace per allontanare il pericolo della venuta di Pirro. Questo, però, non valse; Pirro venne, e la potenza romana fu messa a dura prova. Fu bat-
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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma 1911
pagine 324 |
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Pagina (90/332)
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