Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio
lutiLIBRO III - HATRIA SOCIA DI ROMA
neppur forzato Castro, che non era forte per natura e raccoglieva, non i Latini che voleva attrarre, ma gli odiati Romani, ed era passato sotto le sue mura senza colpo ferire.
Polibio e Livio (III, II, 9), ci fanno sapere che egli parti per gli agri Pretuzziano ed Atriano e devastò quelli dei Marsi, dei Marruccini e dei Peligni. Questo itinerario, che, se si fosse conosciuto con esattezza il tracciato della via Salaria, o meglio, se la fantasia ed il campanilismo degli scrittori non ne avessero alterato il percorso, avrebbe evitate tante dispute, provocò invece le più strane ed irragionevoli ipotesi. Non si poteva infatti comprendere come, seguitando il viaggio pel litorale, Annibale avesse potuto indugiarsi pei Marsi e pei Peligni prima di scendere all'Apulia. Oggi però si conosce il ramo della Salaria, che da sotto Amiterno, per la valle del Vomano, toccando Beregra sulla sinistra, attraversava il fiume e divergeva per Atri sotto Monte Giove, 1 intersecando l'altra via che svolgevasi sulla sponda destra del fiume e giungeva al Matrino, emporio portuale di Atri. Appare quindi chiaro l'itinerario di Annibale, senza alterare i testi tramandatici che non sono errati.
La tattica di Annibale si rese ammirevole presso tutti gli strateghi per la scaltrezza tutta fenicia, per l'originalità e per l'inatteso che caratterizzava le sue mosse. Egli sapeva (nessuna mossa degli eserciti romani pare gli sia mai rimasta in precedenza ignota) che Gneo Servilio andava a ricongiungersi a lente marcie col dittatore Fabio Massimo, e che entrambi l'arrendevaiìo lungo il litorale apulo nelle pianure del Gargano. Dovette allora concepire un disegno ardito, degno di lui : cacciarsi tra i Sabelli, rivoltarli contro Roma, e piombare con essi su la grande nemica. Atri gli aveva, sì, chiuse le porte; ma essa era città latina, guardia di Roma. Si sarebbe, nel caso, mossa più tardi quando fosse rimasta isolata tra le bellicose stirpi del centro, che più volte ave-
1 Cf. Bahxabei F., Di alcune iscrizioni nel territorio di Hadritì nel l'ireno, ecc., in lìoll. Ist. Archeol. Germanico, 1888.
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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma 1911
pagine 324 |
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Pagina (115/332)
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