Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio
lutiLIBRO III - HATRIA SOCIA DI ROMA
giunse a ringraziarlo per esser venuto e per non avere disperato della patria. Poi si diede a preparare la difesa. Armò schiavi e delinquenti, togliendoli dalle prigioni ; chiese nuovi sacrifizii ai consorti latini ed agli alleati, accogliendo adolescenti sotto i diciassette anni ; levò P armi sacre dei tempii e dei trofei ; ma rifiutò con somma dignità il riscatto dei prigionieri, che Annibale, per bisogno di denaro, offriva a minimo prezzo. Roma non volle che il messo cartaginese toccasse neppure per uri istante il sacro suolo della patria e pronunciasse la parola di pace. Lo rinviò alle porte. Non mai apparve grande, sublime, così conscia del suo destino come in quei giorni. Nè meno grandi e forti mostra-ronsi le consorti della federazione latina, su cui ella unicamente fidava. Il giorno che questa lega vacillò, i suoi politici ne temettero più che per la rotta di Annibale.
La commozione aveva pervasi gli animi al punto, che da per tutto gli aruspici segnalavano prodigi, che Livio enumera (XXXIV, 10). È evidente che nei luoghi da lui indicati la suggestione popolare era maggiore, perchè più colpiti dal terribile disastro. Furono segnalati prodigi a Lanuvio, in Apulia, a Cales, a Roma, a Preneste, in Sicilia, tra i Mar-ruccini, a Spoleto, ad Atri. Furono di buon augurio i seguenti : tra i Marruccini un feto gridò al trionfo nell' utero materno ; a Spoleto una femmina divenne maschio ; « in Atri fu vista un' ara in cielo, ed attorno ad essa figure di uomini in candida veste » (540 d. R., loc. cit.). Il collegio romano degli aruspici era il solo competente per P interpretazione dei prodigi, diremo così, statali.
Nè la guerra era solo in Italia. Si combatteva in Ispagna dagli Scipioni contro Asdrubale ; si era in armi contro i Cartaginesi di Corsica, Sardegna e Sicilia; si teneva in freno Filippo di Macedonia ; e tutto allo scopo d'impedire il congiungimento di questi nemici con Annibale. Si calcola che non meno di duecentomila uomini, verso il 540, due anni dopo Canne, si trovassero sotto le armi per Roma. Solo i retori e
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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma 1911
pagine 324 |
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Pagina (121/332)
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