Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio

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      LIBRO III - H ATRI A SOCIA DI ROMAal luogotenente Q,. Tazio il comando del suo esercito che aveva di fronte Annibale, e di partire alla testa di settemila uomini scelti, a marce sfrenate per giungere in tempo a riunirsi con Livio ; dirigerne le mosse a seconda del messaggio intercettato, ed affrontare Asdrubale costrigendolo a battaglia. L'ardito piano riuscì perfettamente. Nerone, per maggiore speditezza, conduceva i soli uomini senza salmerie, confidando nei luoghi che già conosceva per essere stato pretore nel Piceno, e compì, dicesi, in sette giorni il viaggio di 270 miglia romane, ossia di circa 400 dei nostri chilometri. Certo la marcia non fu tutta a piedi, poiché mandava innanzi i cavalieri a provvedere cavalli e carriaggi tra popolazioni festanti ed entusiaste per la sua venuta. La commozione dei nostri luoghi per la sua venuta è narrata da Livio (III, VII, 42-45). Uomini e donne d' ogni ordine in folla accorrevano sul suo passaggio, plaudendo a lui ed ai suoi prodi, quali vindici della Repubblica, del nome romano, della libertà e della salute loro e dei figli; si diffondevano ad implorare sul loro capo, dai numi, la prosperità del viaggio e la vittoria, della cui aureola cinti, si auguravano salutarli al ritorno ; facevano a gara ad offrire, a scongiurare che prendessero vettovaglie, mezzi di trasporto, recati in grande quantità. I soldati, lieti di tale accoglienza, accettavano il necessario e modestamente si scusavano di non poter ricevere di più, per non ritardare la rapida marcia sotto le insegne di giorno e di notte. Nerone non aveva parlato loro della meta a cui tendevano, che quando fu assai lungi dai luoghi ove trovavasi Annibale, cui aveva fatto credere che andava in Lucania : il che dovette essere al di qua dei Frentani, in territorio sicuro, dove dominava una colonia latina di esperimentata fedeltà, quale era Atri. Silio Italico (lib. 15) cantò:
      Tum qua vitiferos doinitat Praetutia pubes,
      Laeta laboris agros, et penne et fulmine et undisHibernis, et Achemenio velocior arcu
      Evolat,...


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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma
1911 pagine 324

   

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