Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio
CAPITOLO III.
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della guerra sociale. Certo i consoli allibirono un poco, poiché non parlarono più di nuove formule censuarie e di tributi, ma spedirono i magistrati a radunare soldati ed a condurli a Roma, il che fu agevolmente fatto. Però appare certo che tutto tini li. Il Senato dovette ascoltare le loro ragioni, e, dissimulando con finissimo tatto politico, menarle buone e contentarsi dell' ossequio che gli si prestava. Tanto più dovette ciò fare, dal momento che, superato il pericolo d'Annibale, si apparecchiava a premere sugi' Italici - che avevano nei varii periodi della lunga guerra aderito al duce cartaginese - per spogliarli d'ogni dritto e dei territorii, che concedeva ai veterani ed alle famiglie dei caduti, i quali si facevano ascendere a trecentomila. Tale numero, osserva il Mommsen, non pare affatto esagerato.
Il nembo della guerra era passato, ma aveva lasciato germi di scontento che, come vedremo, frutteranno.
CAPITOLO III.
Decadenza della Federazione latina.
(553 = 201) - (632 = 122).
I. Guerre esterne (553 = 201) - (624 = 130). — Alla guerra Annibalica ne successero molte altre ad essa connesse o da essa derivate, che Roma combattè tutte col concorso principalmente dei soci. Insomma, dov' era la capitale, era pur anche la confederazione latina; anzi, ad essere proprii, la storia cosidetta di Roma non è, in questi tempi, che la storia della confederazione latina sotto l'egemonia di Róma. Ma gli storiografi poco critici dell'antichità, naturalmente abbagliati dalla gloria della grande dominante, non vedono che questa soltanto, e fondono ed attribuiscono ad essa anche quello che non le appartiene, o che andrebbe per lo meno sceverato. Noi non possiamo narrare tutte le vicende della storia, che vanno sotto il nome di Roma ; ma non possiamo neppure,
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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma
1911
pagine 324 |
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Pagina (134/332)
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