Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio

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      CAPITOLO III.
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      sospensione della legge agraria, poiché i consoli non si sentivano adatti e disposti per partito e per natura ad occuparsi di quei piati intricatissimi. L'ala estrema e più decisa dei riformisti agrarii, ossia i graccani, non è a dire quanto rimanesse irritata per tale sospensione e per l'intervento di Scipione. Questi aveva annunziato pel giorno seguente una sua perorazione nel foro in prò dei Latini; e s'era coricato colle tavolette vicine per preparare la sua orazione, ma il mattino fu trovato morto nel suo letto (625 d. R. = 129 a. C.). Non si inquisì su questa repentina morte che si attribuì a delitto politico dei graccani, poiché, mentre costoro avevano tutto l'interesse che non s'investigasse, i nobili erano dall'altra parte contenti che fosse scomparso un uomo che non li sodisfaceva completamente, come non sodisfaceva i loro avversarii. Le fiamme del rogo consumarono, colle mortali spoglie dell' ultimo Scipione, ogni traccia del delitto.
      Al di sopra delle ire di parte interessate, P. Scipione Emiliano era la mente elevata del politico che aveva abbracciato tutto il problema sociale gravissimo incombente sull' Italia ed intendeva a risolverlo senza scosse pericolose alla salute di Roma e d'Italia. Però è ormai destino che la mano proditoria dell'assassino entri attivissima a troncare i dibattiti del foro di Roma. Il reintegro dello Stato, colla divisione delle terre, era compiuto nei possessi della Repu-blica romana, e già dava luogo alla rivoluzione ; negli stati federali, invece, era stato sospeso da Emiliano. Questo suo atto fu allora biasimato; ma il fatto che Caio Gracco, salito al tribunato coll'animo di compiere l'opera del fratello e di vendicarne la memoria, non riprese di petto, direttamente, la quistione, ma la girò coli' altra della cittadinanza, è la migliore prova del giusto criterio di Emiliano. Se Caio Gracco, superiore per mente al fratello, avesse commesso 1' errore di ostinarsi contro le oligarchie delle republiche federali, Roma, vittoriosa nell'Asia e nell'estremo Occidente, sarebbe soccombuta in Italia. Fu posta invece nettamente da lui e

Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio Tipografia del Senato Roma 1911 pagine 324

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