Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio
CAPITOLO III.
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L. Opimio, che la disfece e la maledisse colla formula sacra, con cui, in sugli albori della sua egemonia, Roma esecrò Gabio, Fidene e Veio. Su una parte del territorio fregellano sorse la colonia Fabriteria ; il resto e gli avanzi della città furono dati ai comuni vicini (630 == 124).
La rapida e fiera repressione incusse terrore, e frenò ogni ulteriore movimento della Confederazione latina e dell'italica, la quale certo avrebbe imitato Fregelle se la guerra cóntro questa si fosse per poco prolungata. Tuttavia erasi cominciata ad agitare Ascoli, che più d'ogni altra fremeva sotto il giogo romano e non aveva mai bisogno di sprone per sollevarsi. Per le ragioni tante volte dette, che crearono il persistente e secolare antagonismo tra essa ed Atri, possiamo credere che questa non fece eco alcuno al movimento di questa; il che è provato dagli atteggiamenti posteriori. Il fatto di Fregelle ebbe larga ripercussione a Roma, dove furono compilati molti processi di alto tradimento, non solo contro i fregel-lani ma anche contro gli uomini del partito democratico a cominciare dal loro capo C. Gracco, accusati di avere promossa l'insurrezione di Fregelle. Ma il popolo li assolse e Caio rispose all' attacco sollecitando la sua nomina a tribuno, che ottenne a straordinaria maggioranza e fu la dichiarazione di guerra al governo costituito degli oligarchi ed il principio della rivoluzione (361 d. R. — 123 a. C.).
C. Gracco mirò ad annientare il Senato, e pare volesse assurgere alla monarchia a traverso il tribunato della plebe. Se non che il suo astro cominciò a tramontare nella qui-stione della cittadinanza agi' Italici, nella quale la plebe romana, che l'aveva fin allora ciecamente seguito, si ritrasse da lui, mentre il Senato ripuliva la città di tutti gli elementi del di fuori interessati all'approvazione della riforma. Caio Gracco aveva proposto di concedere a tutti i Latini il pieno dritto di cittadinanza romana ed ai socii italici il dritto federale finora goduto dai soli Latini. Ma la legge fu respinta dalla compatta opposizione del Senato e della plebe, segnandoSOKKICCHIO.
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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma 1911
pagine 324 |
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Pagina (148/332)
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