Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio

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      CAPITOLO III.
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      Hatria e Pinna. — « Il primo attacco degl'Italici - scrive « il Mommsen (lib. IV, cap. VII) - fu diretto contro le fortezze « che nei paesi insorti tenevano pei Romani, le quali, dopo « avere introdotto prestamente dalla campagna i loro beni « mobili, s'affrettarono a serrare le porte. Silone attaccò la « fortezza dei Marsi, la forte Alba; Mutilo la città latina di « Isernia, che sorgeva nel mezzo del Sannio: ambedue opposero la più valida resistenza. Pare che simili combattimenti « avvenissero nel settentrione presso Fermo, Adria e Pinna; « nel mezzodì presso Luceria, Benevento, Nola, Pesto, prima « e mentre gli eserciti romani si accampavano sui confini « del paese insorto ».
      Tutte queste città, meno Pinna, erano di dritto latino e costituivano il maggior ostacolo al successo dei federati. Ben si comprende quindi l'impeto di questi contro di esse. Lo sforzo contro Fermo, Atri e Penne era diretto da Lafrenio, da Ventidio e da Vidacilio, reduce quest' ultimo dalla rivolta eh' era andato a suscitare in Apulia. Contro di essi ed in aiuto delle città assediate o molestate, venne nel Piceno il pretore Gneo Pompeo Strabone, legato del console Rutilio.
      Che Atri non venisse espugnata dagl' Italici, possiamo crederlo, e per la sua posizione naturale munitissima e rafforzata dal vicino presidio romano di Castro, e perchè da nessuno scrittore se ne fa accenno; può anzi legittimamente supporsi che l'assedio non vi fu neppur tentato. Le tracce dei suoi missili che rinvengonsi misti a quelli dei nemici in varii punti del Piceno, ci dicono abbastanza che essa serbò durante la guerra libertà di movimenti, seguendo la sorte degli eserciti romani.
      Fu invece assediata dagl' insorti Pinna dei Vestini, la quale sola, in mezzo ai fratelli avversi, prese e sostenne fino ai maggiori sacrifìzii le parti dei Romani. Il caso appare abbastanza singolare ed inesplicabile, tanto più se si considera che essa non era un luogo presidiato nè fortificato dai Romani o dai Latini, ma in comune con tutto il popolo ve-


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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma
1911 pagine 324

   

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