Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio

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      LIBRO III - H ATRI A SOCIA DI ROMAod appena sospetti di favorire Roma, fece inesorabilmente trucidare ; ma non riuscì con questo a rianimare la città esausta e scoraggiata. Allora, come un eroe omerico, convitò i più stretti amici ad un banchetto nel tempio degli Dei Lari, stendendo la mensa sull' ammasso delle cose più sacre e preziose della stirpe ascolana. Quando egli e tutti ebbero mangiato, si tolse dal petto la fiala del veleno e parlò, lamentando le sorti della patria e la servitù di Roma, alla quale egli intendeva sottrarsi colla morte, incitando gli altri ad imitarlo. Dopo di che ingoiò il veleno, e stesosi sul mucchio delle cose sacre, vi appiccò il fuoco. Levaronsi alte le fiamme della gran pira attorno al sacrario della patria ed al magnanimo duce, davvero degno d'un poema; quelle fiamme erano il simbolo della fine della libertà per Ascoli, che, dopo la morte di Vidacilio, apri le porte al vincitore. Gneo Pompeo Strabone vi entrò trionfante e non fu umano. Volle vendicare con altrettanti gli eccessi di Vidacilio contro i favorevoli a Roma, facendo trucidare tutti gli amici del piceno eroe. Tutto il territorio ascolano fu reso pubblico demanio, i suoi abitanti e proprietari divennero deditizii. Colla caduta della fortissima città picena, che l'aveva iniziata, potè dirsi finita la guerra sociale italica. Pompeo Strabone, reduce glorioso in Roma, vi ebbe l'onore del trionfo, così registrato nei fasti del Campidoglio :
      Cn . l'ompeìus . Sex . Cu . N. Strctbo . Cos .
      De . Axculaueix . Picentibun . VI. K. Jan .
      Gli Atriani, come dicemmo, ebbero gran parte in questa guerra, combattendo nell' esercito di Strabone. Oltre i missili, che ne sono una prova diretta, abbiamo del fatto altri indizi indiretti, fornitici dai titoli epigrafici (come a suo luogo) che accennano a Sesto Pompeo e (hi. Pompeo. A questi, può, forse, aggiungersene un altro, tratto dalla lamina di bronzo contenente il decreto di Pompeo Strabone,1 dato in Castris apud Ascolum,
      1 Cfr. Gatti F., Lamina di bronzo con iscrizione, ecc. Roma, Lotv sc.her, 1909.


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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma
1911 pagine 324

   

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