Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio

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      CAPITOLO III.
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      Bisogna distinguere i tracciati più antichi tramandatici dai lapidei e dai manufatti, da quelli segnati nei tardivi itine-rarii, che in fondo riguardano un' unica linea principale, quella che da Ascoli scendeva a Castro Truentino, toccava Castro e saliva ad Atri, ultima meta. A me sembra dovesse essere un prolungamento dell' epoca imperiale anche quello da Atri ad Ostia Aterni, il quale non dovè farsi prima del proseguimento Claudiano della Valeria. Indirettamente ma chiaramente ciò è detto dal titolo e dalla misurazione della strada, che altrimenti avrebbe dovuto dirsi nell' itinerario antoniniano: Salaria ab Urbe Ostiae Aterni usque; dove è chiaro che la mansione ostia Aterni fu un' aggiunta al precedente vecchio itinerario. Di fatti la misura mentovata nel titolo di miglia 156 si ha, per la somma delle partite, solo togliendo le sedici aggiunte tra Atri e l'Aterno.
      Il Barnabei1 con fondatissime ragioni e prove di fatto, che non poteva offrire maggiori, poiché egli ritrovò la vecchia strada ed un milliario lapideo di essa, sostenne il percorso da Beregra (Molitorio) per Monte Giove (lap. CXXV) fino ad Atri. E giudicando per absurdum si avrebbe difatti che mentre dalla capitale la strada doveva pergere ad Hatria, colonia latina, tale via diretta, come ben osserva il Barnabei, non vi sarebbe stata. La strada, dai piani ancor oggi detti della Salaria, sopra rammentati, saliva per le pendici dell' odierno borgo di Penna Sant'Andrea verso Monte Giove. Un ramo della Salaria sulla sinistra di Beregra scendeva ad Interamnia, da cui biforcavansi altre due linee, una per Ascoli ed una per Castro. Questo trivio ci conferma l'importanza commerciale di quell'antico conciliabulum. Il cippo lapideo col numero CXIX, che 1' Hiilsen2 restituisce a Te-
      1 Inscr. Adria-Picena, op. cit., pagg. 11-13.
      1 Not. Scavi ecc., marzo 1896, pagg. 87-99. L'Hiilsen crede sia soverchia la distanza di miglia 19 tra Pog'gio Ilmbricchio e Cellino. A me sembra che, se errore c' è, sia di mancanza e non di eccesso. Ma i punti sono Poggio Umbricchio e Monte Giove, tra cui, in linea retta, sulla

Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio Tipografia del Senato Roma 1911 pagine 324

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