Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio
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LIBRO III - H ATRI A SOCIA DI ROMAramo e rammenta il consolato di L. Cecilio Metello (a. 737 d. R.), ci dice anche quando quella via fu fatta. È probabile che presso a poco allo stesso tempo siasi costruita 1' altra per Penne.
In tal modo Atri veniva ad essere il centro, il milliarium aureurn d' arrivo di tutte le ramificazioni della Salaria. Quattro linee della stessa grande via consolare facevano capo a lei : quella di Castro e di Truento, quella di Beregra e d'Interamnia, quella di Penne, e quella per le Saline e per Aterno, che la legava per altra insigne strada, la Valeria- Claudia, alla gran madre sua. 1 II che spiega ad usura le intitolazioni degli itinerarii e F importanza politica che Hatria allora ebbe. Essa era con Castro la chiave in mano di Roma del dominio del versante orientale adriatico dal Truento all'Aterno.
carta, si misurano km. 22.500 e sulle presenti vie si percorrono km. 29. Trattandosi di differenze non grandi, a stabilire lina misura esatta bisognerebbe conoscere l'andamento stradale antico ed il punto preciso originario del milliario. Non credo quindi che per tale misura possa rifiutarsi il tracciato della linea.
1 Cfr. Pbrsichetti N., Viaggio sulla Salaria, ecc.: (op. cit., cap. XII e carta) interessantissima, bella e lucida monografia, cui fanno seguito : Alla ricerca della Via Caecilia (1898 e 1903); La Via Salaria nel circondario di Ascoli Piceno (1904); La Via Salaria nei circondarli di Iloma e di Rieti (1910); tutti non meno interessanti ed xitili lavori, che nelle devastazioni del tempo e degli uomini, fissano e tramandano nella memoria i resti della grande via.
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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma 1911
pagine 324 |
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Pagina (191/332)
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