Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio
200 LIBRO IV - HATRIA MUNICIPIO E COLONIA ROMANAtasi nel paese tra il Vomano e 1' Elvino al sopravvenire degli invasori. Nei Pretuzzii rimase il nucleo, forse, dei più antichi abitatori dall' Elvino all'Aterno, dopo 1* esodo dei Siculi. Da questo punto di vista non è impropria la qualifica di Pre-tuttia, da molti geografi data ad Atri; se vi prevalse la stirpe picena, non vi poteva mancare del tutto quella precedente, ed Atri trovasi al di qua dell' Elvino, dove Plinio chiaramente ci dice che cominciava il Piceno propriamente d'etto»
L'agrimensore Balbo così parla d'Interamnia dei tempi augustei : « Teramne Palestina Piceni. Ager eius in iugeribus « et limitibus est assignatus, ubi cultura est: nani ceterum « in absoluto remansit. Reliqua autem in montibus sub ipsius « Republica censuerunt : natii multa loca hereditaria accepit « eius popolus. Tertio vel quarto vicino fundo suo situs est: « iure ordinario possidetur ». Dice in sostanza Balbo che il territorio d' Interamnia nella parte migliore e piana era stato assegnato ai coloni augustei. Il resto verso i monti era stato censito fin dal tempo della Repubblica, ed ora apparteneva al popolo romano per ragione ereditaria. Che cosa poteva essere questo agro montuoso ereditario se non quello a sud-ovest, verso Beregra, già appartenuto alla colonia latina di Atri ed ora ricaduto in pubblico demanio, a disposizione dell' Imperatore, rappresentante del popolo romano ? In parte questo territorio era stato assegnato alla colonia veregrana o beregrana, come ha poco più sotto nella sua Pars Piceni lo stesso Balbo: « Veregranus ager ex lege eontinetur qua « Ager Theatinus », ossia assegnato con legge augustea.
La condizione territoriale d'Interamnia era un poco fuori dell'ordinario, tanto che Frontino in più luoghi è costretto a rammentarla e spiegarla. Al paragrafo IX del suo capitolo De Controrersiis nel trattato De re Agraria, vi si diffonde con precisione sufficiente a darci la fìsonomia del nuovo municipio e della nuova colonia, quale sarebbe stato desiderabile che avesse fatto per ogni altro luogo. Egli, dopo avere osservato che alla città appartiene dirimere le controversie
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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma 1911
pagine 324 |
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Pagina (203/332)
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