Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio
CAPITOLO III.
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territoriali e che altra è la natura del suolo urbano ed altra quella dell'agreste, viene a dirci « che sebbene Augusto avesse trattato in un' orazione dello stato dei municipii, il dritto sul suolo toccava le vicine città, delle quali per volontà del fondatore la massima parte del territorio è attribuita alla colonia, includendo nell'estremo limite perfino una porzione delle mura di una città nella pertica coloniale. Cosi accadde nel Piceno che una parte della città degli Interamniti Pretuzziani venisse circondata dal confine degli Ascolani: il che si spiega se si pensa che questo luogo era un conciliabolo, che poscia acquistò il dritto civico di municipio. Invero non tutti gli antichi municipii hanno il proprio privilegio : ciò che appartiene al privilegio del municipio o della colonia si appella dritto territoriale, e territorio è tutto ciò che è costituito per fermare il nemico ».
Chi non vede in questo tratto dell' onesto consolare Sesto Giulio Frontino del tempo di Vespasiano e di Traiano adombrate con semplicità le origini storiche d' Interamnia, ed il rinascere della forza di Ascoli, che il governo di Roma volle centro munito e strategico, allargandone il territorio ed accrescendone il presidio ? Filippo Cluverio, 1 commentando questo passo di Frontino, uscì in questa espressione recisa: « Caesarem Augustum conditorem huius oppidi (Interamnae) haud « obscure testatur Frontinus ».
IV. Pompeo e Cesare. — Ornai la vecchia e severa compagine repubblicana, che aveva resistito a tante tempeste e si era imposta al mondo, poteva considerarsi rotta per sempre. La somma dei poteri, tolta ai consoli ed al Senato, non era che nelle mani dei grandi e vittoriosi capitani, che avevano dietro di sè, non più cittadini e soldati nei quali la reverenza per la Repubblica sopravvanzava l'ossequio e l'obbedienza per l'uomo che li comandava, ma masse proletarie che vivevano della guerra e per la guerra, che solo rispettavanoi Italia antiqua, Iib. II, cap. XI.
SORRICOHIO.
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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma 1911
pagine 324 |
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Pagina (204/332)
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