Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio
CAPITOLO III.
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Gens Flavia.
Dicemmo dell' origine reatina di questa gente. Ma è innegabile che un ramo di essa era in Atri, ascritta alla tribù Mecia col cognome di Valente. Ce lo prova questa lapide, credo, tuttora esistente, infìssa nel porticato del palazzo Pre-farcii in Atri e rinvenuta in un podere alla Piaggia.
FLAVIAE • L • F • TERTIAE L • FLAVIVS • L • F • MAEC-VALENS SORORI-P-IN • FR • P • XV • IN • AG • P • XVChe questi Flavii Valenti accorressero in Roma come ogni altra gente italica, ricaviamo dall' iscrizione (DXLII-5) del Gruferò e dall' altra (ci. Vili, 25) del Reines; in entrambe appaiono due diversi Flavii Valenti, prefetti di coorti a tempo dell' Impero.
Gens Naevia.
Che questa celebre gente non fosse oriunda romana, ma provenisse dal di fuori, è chiaramente espresso dalla lapide ritrovata nel Foro e traslata in Campidoglio fin dal sec. xviii. nella quale si menziona un L. Naevius L. F. Spurinm pretore tra i cittadini peregrini. Ma che fosse di Atri ci è detto dalla iscrizione apposta ad una bellissima funebre ara, la quale sembra, più che una tomba, un monumento commemorativo, che i tardi nepoti dell' età imperiale vollero erigere nella loro patria originaria ai loro capostipiti P. Nevio, primitivo padre e P. Nevio Severo, suo fratello. I Nevii infatti compariscono nella storia di Roma colla persona di M. Nevio, tribuno della plebe al tempo di P. Scipione.
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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma 1911
pagine 324 |
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Pagina (312/332)
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