Annali della cittą di Bologna di Salvatore Muzzi
)( XV Hin processo di tempo collegando con povere e frugali popolazioni, sempre crescenti di novero, sempre forti e pronte al combattere . Per la qual cosa ( servendo al loro spirito di vendetta e di ambi' «ione ) persuasero di leggieri ai bellicosi alleati di muovere seco loro al conquisto dei vicini paesi degli Umbri. E presto tufo ti quelli sugli Apennini caddero in loro potestą, nč molto stettero ad insignorirsi anche di Feronia o Carena, dove posero colonie, dove ingrossaron siffattamente da rendersi formidabili. Allora battagliarono gli Umbri, affievoliti dalla mollezza e dall'ozio, e li sconfģssero e li cacciarono ol» tre Po e nel Piceno, dove questi poser dimora. In tali tempi gli Etruschi ( fatti gią figli di Feronia ) costruirono la cittą Sun-* nomata di Felsina, che divenne, cojn' ab* biam detto, Lucomonia principale o capo dell' Etruria superiore o Circumpadana* wt ve il Collegio de'Sapienti della Confederazione ebbe sede; e la qual cittą fu esaltata da Plinio con queste parole : Bononkk Felsina vocitata cum princeps Etruriae esset.
Col volger de'tempi nacque discordia tra' confederati ; ed i Pelasghi vennero sospinti da molte terre d'Italia, e sensM dub* bio dall' Etruria : per la qual cosa il paese rimase agli Etruschi potentissimi, i quali si fecero signori di tutte le terre e cittą che furon gią de' Pelasghi. Ma pel troppo
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