Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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rendersi padroni di tutta la Penisola. Per la qual cosa mossero contro di loro con sette armate successivamente, e vinsero la causa spargendo a rivi il sangue, e facendo disperato sagrifizio di migliaia e migliaia di prodi. Pur tuttavolta non giunsero a eacciare i Boi dall' Italia, perchè questi piuttosto che andarsene accettarono legge dal vincitore e sottoscrissero un trattato di tregua . Ma essa fu rotta dai Romani; laonde i Boi collegaronsi ad Annibale per recar danno ai Quiriti ; e qui fu mestieri che Scipione Nassica, terminata la Guerra Punica corresse ad assoggettarli di nuovo, altre fatiche sostenendo e spargendo altro sangue. E siccome i Romani conobbero in questo popolo sommo valore unito ad alto senno, così ne fecero in progresso di tempo la più nobile Colonia che tenessero in Italia ; ed accordarono a Bologna grandi privilegi, e quello fra gli altri di conservare i propri costumi, le proprie leggi, il proprio linguaggio.
Bologna vide non molto lungi dalle Sue mura, nelF isola famosa del Triumvirato , Ottaviano, Antonio e Lepido dividersi la signoria della Romana potenza : e poiché Ottaviano rimale solo al dominio , ed ebbe titolo d'Imperatore, e prese soprannome di Augusto, con predilezione e benefìzii la volle a sé. affezionata;
Annoi. Boi. T. I. 5
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