Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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negli scontri terrestri, si aò4plisfeò pur una volta anche in battaglia navale ; e forzò sul Primaro la Veneta Regina »dek le acque a dichiarar libera la navigazione del Po in vantaggio dei diversi stati ita* liani, che in quello avevano commercio» Ma ciò soprattutto per cui Bologna si jdìfc tinse , fu la sua Sede degli < sturi ii, il sub Istituto delle scienze, per lo quale il do* me di lei si mantenne sempre celebre me quello, delle prine città dotta dell' Europa, e non inferiore per certo amm» meno alla fama di Salerno, di Salaixmót* ca, di Gottinga. I primi lettemi d'balia entrarono a studii sublimi nella nostra Sapienza: e l'Alighieri, e il Petrarca* ad il Boccaccio , e l'Ariosto ed il Taaso qui* vi furono a perfezionare i loro altissukrì intelletti, e tutti nella Bolognese Università accesero pienamente quella fece ed* la eguale recarono tanta luce e oell' intera Penisola e fuori. !
Felsina soggiacque pur essa al inai influsso delle fazioni italiane; ma in me2* zo alle dissensioni, in mezza alle ire di parte vide sorgere . fra' suoi figli, illustri uomini e virtuosi, alcuni de' quali vi tennero il primato : e basti fra tutti quel Taddeo Pepoli, il quale benché acclamato Signore per ispontaneo acconsentimene to del popolo, e riconosciuto dai potentati italiani e soprattutti dal Pontefice a
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