Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANNALIPier di Leone, e Pier del Serraglio principali nella città. Volle Enrico assoluti popolo, e complici da tutte offese, pè s' astenne da' benefici che gli amicassero i cittadini. Importavano a favor loro facoltà d* accesso e dimora in qualunque terra d' Impero, sicuro transito per le pubbliche vie, tragitto non impedito ne' fiumi, principalmente sul Po, e immanità da ripatico , e da tutte contribuzioni , salva a' Legati la consueta esazione. Godessero la tutela regia in persona ed averi. Prose-
fdissero nel possesso dell antiche lor costumanze.
er lo para ti co o fodero contribuissero lire cento di denari Veronesi, e non più. Nessun Conte molestasse nelle lor terre i coloni , e inquilini per lo diritto d' albergarla , o mansionatjco. Sossere esenti 4al risponder dinanzi a Giudice qualsivoglia in que' tempi che militassero per l'Impero, fuorché per colpa d' indisciplina. Usasser de' pascoli nella selva dalla Pieve di Buida fino alla Palude, ed a Cento. Nessun lavoro turbasse 1' alveo del Reno con danno dell' espedita navigazione. I Mer-©adariti della Toscana non trafficassero nel Bolognese, fuorché due volte per ciascun anno ne'due Mercati prescritti dell' Ulivo, e di San Martino. E i contravvegnenti emendassero con libbre cento di -oro purgato, divisibili in parti uguali trai Fisco regio, e il Comune. Così 1' ardimento de' nostri padri fu giustificato dalla fortuna , e rimase illesa la patria.
Di là venne Enrico sul Bolognese. Oltre al Cancelliere Burcardo Vescovo di Munster vi si annoveravano i Vescovi, Enrico di Bologna, Geboardo di Trento, Bernardo di Parma, Landoffo d'Asti, Si-gifredo di Vercelli, ed Eppone da Novara ; e con essi Ponzio Abate ds-Clugni, che in appresso fu Legato al Pontefice per la concordia. E scritto che a' preghi della Regina 1' Imperatore confermasse a' Canonici della nostra Chiesa le concessioni dell'avolo (29 Maggio). Nel distretto, in un luogo detto Fontana, che probabilmente è l'attuale Villa
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