Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI iiFontana, terra già Matildica, dipendente ora da Medicina, ricevè in protezione la Badia di Gurada sul Cremonese, ed oltrepassò snssegnentemente nella Romagna.
      Poco dopo Giovanni di Boitana messo d'Impero placitò in Cellola. Il Monastero Nonantolano vi reclamò le terre Matildiche , ohe ritenevano nella Corte di Raigosa gli uomini del Castello di Gesso, e gli furono^ aggiudicate perchè ne aveva il diritto.
      ANNO DI CRISTO 1117.
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      MEran tornati a vuoto i trattati fra la Chiesa, e 1* Imperadore, che alla primavera avanzò coli'esercito verso Roma. L' accolsero i Grandi, mentre il Pontefice ricoveratasi in Benevento, e fa coronato la seconda volta. All'estate si ridusse in terra Lombarda di là dal Po.
      I Bolognesi frattanto attendevano a riordinarsi, e ad apparecchiar le vie per l'ingrandimento futuro. Le consuetudini , che Enrico riapnfermò, non eran dissimili, per quanto appare, aalle adottate nella più parte delle Città per la Lombardia. L'autorità suprema era presso al popolo intero. Convocato nella Corte di Sant' Ambrogio deliberava io-torno alla somma delle cose, ara 1' arbitro sì della guerra, che della pace, stabiliva le amicizie, proporzionava le imposizioni, e sceglievasi i Magistrati, Tale Corte o Piazza di Sant'* Ambrogio ( antico protettore della città ) estende vasi da quei luoghi dove ora sorge la Chiesa di S. Giovanni de' Celestini fino alla Basilica di S. Petronio , lungo le case che furon già de' Galluzzi. Il metodo poi delle nostre pubbliche adunanze ( e di tutte quelle delle città d' Italia formate a Comune ) te» neva della polizia romana, sia nel convocarle o dimetterle , sia nel raccorne i suffragi. — Primi in dignità • potere a rappresentare il popolo, erano i Annctl. Boi. T. /.' n
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 559

   

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