Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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quel die appare al Decembre. L* intercessione dei Ravennati valse a Mal vicino il perdono , e i sobborghi risorsero ; ma la sua colpa fu ricomprate con un annuo tributo in vantaggio de'Faentini.
ANNO DI CRISTO 1185*
Era al termine coli'anno-stesso la tregua stabilita in Vinegia , e l'Imperatore sodati intéramente i tumulti dell' Alemagna , manifestavasi apparecchiato a scender ne'piani di Lombardia, e tentarvi una volta ancora la fortuna dell'armi. Adopravafisi i suoi ministri per. agevolargli le vie (4 Felbbrarò). I Tortonesi al Febbraio si distolsero dalla società , e in breve si sottomise Alessandria, che adottò il nome di Cesarea (11 Marzo). Se non che i Principi ammaniti dall' esperienza , si dichiaravano alieni da ua'assedinone d' esito ambiguoed Enrico stesso, volonteroso della corona Italica , spiegava apertamente viste pacifiche. Prevalsero i voti .pubblici. Guglielmo Vescovo d'Asti, Enrico Guercio Marchese di Savona, Frate Teodorico da Selva Benedetta ed il Cancelliere Gottifredo, riportarono dall'Imperatore e Re gli opportuni arbitri a comporre.
Intanto reggeva Podestà in Bologna Antonio dall'Audito Piacentino, che intervenne per lo Comùbe ad un parlamento di Lega intimato in Piacenza. L' aocompagn a vano Ildebrando di Gualfredo , Rolando di Rodolfo Guarini ed Enrico da Fratta. Erah congregati colà Obi zzo Marchese Malaspina, e i Rei-* tori , Consoli é Nunci di Milano, Brescia, Piacenza, Modena, Bergamo, Lodi, Verona, Reggio-, Mantova , Trivigi, Vicenza, Novara, Vercelli e Pieve di Grabadona. Vi comparvero atta primavera Gt»-ftìetao Vescovo e i suoi colleghi, e spiegando lo scritte di Federigo , che rivettali d' un' assoluta plenipotenza, prevalsero sui Lombardi, per trarre
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