Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

Pagina (225/597)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      BOLOGNESI
     
      che prometteva si dalle discordie un aumento di autorità' (5 Marzo). Piuttosto trasferendo ne'Cremonesi il Castello di Crema ed altri diritti, onde Federigo aveva gratificato in addietro il Comune di Milano, fornì argomento a nuova contesa.
      E frattanto era Podestà in Bologna il Vescovo Gerardo Gisla, che per accordo con Alberto Conte da Prato ossia da Mangone, ampliò le ragioni pubbliche per lo Contado (7 Febbraio). Convennero a parlamento in Ponteochio egli il Vescovo dall'una parte con Bencivenne ed Alberto Gisla consoli ambidue di Giustizia, ed Alberto Conte dall'altra. Fu pattuito che il Conte, salvo l'onor dell'Impero, serbasse illesi e protetti gli uomini di Bologna in ciascuna terra di suo dominio , quante inchiudevansi nel Vescovado Bolognese dalla pianura perfino al sommo degli Apennini. Il Comune di Bologna salvasse viceversa il Conte e la moglie Tabernaria, e i loro vassalli e possedimenti , sì nella Città, che in tutt'altro luogo, ove s' estendesse la pubblica giurisdizione. Fosse libero il transito dall' uno all'altro Distretto, ed immune da qualsivoglia tributo. Ciascuno de'con traenti spiegasse in campo l'intero esercito, è combattesse in favor dell'altro per otto dì in ciascun anso senza stipendio, ma l'intraprender la guerra contro qualsivoglia Città Toscana, entro a'limiti del Vescovado, dipendesse per anni tre dal consentimento reciproco. Le terre tutte del Conte , se comprese ne' limiti summentovati, pagassero la boateria al Comune, dedotte Baragazza, Bruscolo e Castiglione, e se l'assalissero i Pistoiesi, o stringessero alcuna Ròcca, s'adoprassero i Bolognesi per la difesa più valida fin che cessasse l'offesa. Che se il Comùne per ultimo contravvenisse- alle coedizioni giurate, o non fossero Podestà o Rettori qual-chesivoglia in Bologna 3 rimanesse il Conte assoluto dall'osservanza de' patti.
      Gravi nel frattempo eran le discordie tra i Ferraresi e molte Città sì limitrofe che remote, per diritti insoliti che quel Comune pretendeva violentementeAnnui Boi. T.I.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 559

   

Pagina (225/597)






Marzo Cremonesi Castello Crema Federigo Comune Milano Podestà Bologna Vescovo Gerardo Gisla Alberto Conte Prato Mangone Contado Ponteochio Vescovo Bencivenne Alberto Gisla Giustizia Alberto Conte Conte Impero Bologna Vescovado Bolognese Apennini Comune Bologna Conte Tabernaria Città Distretto Città Toscana Vescovado Conte Comune Baragazza Bruscolo Castiglione Pistoiesi Ròcca Bolognesi Comùne Podestà Rettori Bologna Conte Ferraresi Città Comune