Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIpretesto a violarlo dal voto de'Giureconsulti Lombardi , che riputavanlo inefficace, perchè in contrasto colle ragioni d'Impero, che s'era astretto a serbare. Le giustizie ed allodii che reclamava Innocenzo , come spettanti a san Pietro, e che promise Ottone di conservargli senza riserva o restituirgli, sono enumerati nel giuramento ottenuto a Spira dai due Legati di Chiesa. Ma gli atti d'autorità esercitati per ogni dove dal Legato Wolfche-rio avevano ad evidenza manifestato che il Re tanto manterrebbe la sua promessa quanto non gli giovasse il violarla. Per siffatta via rinnovavansi ad ogn'istante, con danno della religione e de'popoli, le questioni tra gl'Imperatori ed i Pontefici; e fu appena alcuno a quel tempo, sia degli uni o degli altri, che potesse chiamarsi immune da taccia.—Appena Ottone fu coronato, che occupò le terre di Chiesa per la campagna, e nella Toscana; e il Ducato di Spoleti conferì a Diupoldo Conte d'Acerra, ad Azzo d'Este la Marca-Anconitana, a Salinguerra Medicina e Argelata , con altre Castella e luoghi del Patrimonio Matildico; e Leonardo da Tricarico sostituì nel Contado della Romagna (a Gennaio). Nè tacque provocato Innocenzo , e s' accese in seguito d'ira somma, come riseppe d'una espedizione inti-mata a danno del giovane Federigo , nella quale Ottone perseguitava un competitore nell'Impero, non isprovveduto di que'diritti legittimi che avevano bilanciati i suoi per due volte. Alle riprensioni ed alle minacce, susseguirono le censure, mentre che Ottone traendo a seguito oltre a'Teutonici un poderoso apparecchio di Lombardi e di Toscani penetrò nella Puglia (... Novembre). In breve le intelligenze segrete più che la forza, riposerla in sua balia col restante presso che intero delle provincia di qua dal Faro.
Intanto il Comune di Cesena aveva eccitati nella Romagna nuovi dissidi , usurpando alla Chiesa dà Ravenna , Sa'vignano con altre terre e Castella , e frodando Ubaldo Arcivescovo dell'omaggio richiesto.
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