Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESIa83
E al tempo stesso il Comune d'Imola malcontento della passata vicenda, meditava d'una vendetta sui Faentini , e trovò apparecchiati per secondarlo i Comuni di Ravenna e di Forlì, Malvicino Conte, e i Bertinoresi che, dati ostaggi, obbligaronsi a divietar gli avversari da qualsivoglia commercio nei rispettivi Distretti, e a privarli della pubblica protezione. Nè così presto scoppiò la trama, che i Faentini consultando l'ira più che le forze deliberarono di trarre in campo il Carroccio. Ma Guido de'Lam-bertini , Podestà allora in Faenza, calmando con parole accorte 1' ardor del popolo lo dissuase dal commettersi alla sprovvista con inimici possenti in ragion del numero e apparecchiati : più poi che dall'amicizia de'Bolognesi, poteva, se s'affacciasse ad interpellarli , promettersi quell' assistenza che sola varrebbe a trarlo d'impaccio. E il consiglio venne giustificato dall'esito. Appena ilComume di Bologna fu consapevole dell' attentato , che fatta causa coi Faentini , dispose per uscir coli'esercito: e le Città minacciate, piuttosto che provocarlo ad offesa, abrogarono l'ingiurioso Statuto. Malvicino in appresso, e gli uomini dì Bagnacavallo forzati a sommessione, una volta ancora pagaron cara al Comune offeso la loro audacia. Della quiete ricuperata approfittarono i Faentini per estender la loro giurisdizione. All' Agosto costrinsero Alberigo Conte di Doniga-glia alla vendita di quel Castello , che distrussero immantinenti. Pochi mesi dopo gli uomini di Ca-sola e Monfortino , che a persuasione degl' Imolesi s' erano sottratti alla dipendenza dovuta , rientra-ronvi a duri patti.
Ma Guglielmo Rangone, che reggeva per la seconda volta in Bologna, non proseguì nell'uffizio perfino al termine. La morte d'AIdrobandino Marchese, che avevalo recentemente investito de' Contadi di Fermo e di Senigaglia, fu motivo, da quanto appare, che oltrepassasse nella Marca d' Ancona a proteggervi, cogli altri amici e vassalli della famiglia, le ragioni del giovinetto Azzolino, che denominaronoAnnal. Boi. T. I.
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