Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANNALIdi quelComune pregiudicevoli all'Ecclesiastica libertà. Nè certo Rambertino ignorava il pontificio Decreto che proibiva alle terre il somministrargli Pretore, poiché promulgollo in Bologna Enrico Ve» scovo.
L'alveo, che mercè le enre passate introduceva nella Città l'acque deviate del Reno, fu protratto in quest' anno per lo spazio di miglia tre fino a Corticella, e perfezionossi la nostra navigazione. Si dovette lode di tal lavoro a Pietro Melzo o Mei* zone Milanese, che sulle ripe edificò molini fino al numero di trentadue. Ne porge fede un' epigrafe di quel tempo, che si leggeva al luogo denominato Sega ad Acqua, e che portava incise le seguenti parole :
In Cristi nomine. A. D. MCCXXI.
Tempore bxciminis dni G.
De Pirovalo Mac. Petr. Melzi be civitate Milani fecit fierinavicium et 0rmnavit in eo
XXXII. molenoina infraschila IIII. Kal. mensis junii '
... ih civitate bo noni ab «.. X..*
I Padovani richiamarono a Podestà Bonifazio dei Lambertazzi ; governò in Reggio Godescalco de' Carbonesi.
Domenico di Calaroga o Guzmano, nel tempo che celebrava in Bologna i Comizi del propagato Istituto de'RR.PP. Predicatori, scese nel sepolcro ad attendervi il vicino onor degli altari (5 Agosto). Concorsero alle solenni esequie dell' inclito banditore evangelico, Ugo Vescovo d'Ostia, il Patriarca ' d' Aquileia e tutte classi di persone ; e la spoglia fu deposta nell' antica Chiesa dell' Ordine suo.
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