Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ÈOLOGNEStSe non che intanto quel popolo s'èra presentato in Ravenna per Oratori ad Alberto Arcivescovo di MaddebuTgo-, Legato per l'Imperatore in Italia, che lo ricevè a sommessione, ed a' Bolognesi prescrisse in pena del bando, che disciogliesser l'esercito). La missione d'Alberto, diretta a ricondur la concordia fra le terre del Regno Italico, e accomunarle nella spedizione oltre mare, velava fini più arcani e soverchiamente diversi. Non rivolgeva l'Imperatore sue cure al tranquillo stato delle Città * ma aspirava più cautamente a muovere interna discordia nelle principali , o ravvolgerle in guerra con altró maggiori , perchè queste specialmente s'indebolissero. E la prima delle due trame gli veniva bene condotta, giacché Milano, cacciati i nobili, gover-navasi a popolo; e i Piacentini ne seguivan l'esempio. Firenze e Pisa erano alle mani ; e l'ultima lo era pure con Genova per una inimicizia propagata da'nostri lidi fino alla Sorfa. — Così alle genti discordi s' aggravava il giogo straniero !
Ma ritornando ad Alberto, giova sapere che all' indignazione che eccitò negli ardimi 1' onta del patto violato da lui, aggiungeva stimolo l'avidità della preda. L'apportator del precetto fu discacciato dal campo con ignominia ; un secondo che domandava la sospensione degli atti ostili, finché il Legato sopravvenisse a comporre, soggiacque prigione ; nè miglior ventura ebbe il terzo benché ecclesiastico; e Giuffredo Pretore, che dopo lungo ritardo parve piegarsi ad ammetterlo, scese a parole d'obbrobrio, che apponevano dura nota alla maestà dell' Impero non che al Legato. S'appressarono ulteriormente j chiari per sangue e per dignità, Simeone Arcivescovo di Ravenna, Alberto Vescovo di Faenza e Piero Traversari, e pareva che la riverenza dovesse pur metter freno all' escandescenza degli animi; ma come a pochi passi dal campo riseppero, mercè gli amici, che la lor vita correva rischio, s'allontanarono. Appena infine lo stesso Conte della Romagna > che sovraggiunse affidato, ottenne che
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