Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
In una vicenda diretta ad allontanar quella quieta, che il loro onore esigeva redintegrata ; e il congresso fu sciolto con aiparezza reciproca.
Nè tardò a lungo la sommessione degli assediati* Comparvero supplichevoli al campo fino a. sedici de'principali col lor Pretore Cossa de'Fabbri (4 Settembre). Si proferivano apparecchiati per assogget* tarsi alle condizioni che s imporrebbero da' vinci* tori. Fu conchiuso che s'accettassero. Assentiva lo stesso Conte della Romagna, che sovraggiunto all'esercito faceva causa coi due Comuni. Furono eletti a prescrivere, oltre a' due Pretori Giuffredo e Leonardo , de' nostri, Rambertino de' Rambertini , Andalò Carbonesi, Federigo de'Pascipoveri, Baldui-no de'Zovenzoni ed Alberto Calvo; de'Faentini Al-berghetto Manfredi e Guido Accarisi, con altri cinque de' loro Savi (8 eia Settembre). E poiché non valeva benevolenza per metter freno a quel popolo, usciron aspri i divisamenti. Era questa la somma. Obbligassero al Conte la loro fede per onor dell' Impero a quel modo che le altre terre della Romagna: e intorno all'ammenda che esigeva per comandamenti violati, o per altTa causa, compromettessero ne'due Pretori di Bologna e di Faenza; nè reclamassero dal giudicato. Rilasciassero i prigionieri. Appianassero il vallo della lor terra, interdetti a munirla per l'avvenire, e le porte si trasportassero al campo. Non ammettesser Pretore se non se eletto dai due Comuni a vicenda. Combattesser per questi quante volte fosser richiesti col loro arbitrio. Regolassero le amicizie e le nimicizie, e non ricettassero i loro* proscritti. Fornisser liberi in ogni evento il mercato e il transito ; e ne' Distretti di Bologna e di Faenza, acquistasser terreni giusta il valor da préscriversi. Provvedessero affinchè il Castello tornasse all' antico stato ; non ritenessero in Imola quegli abitanti che abbandonarono, e qualunque che congiurò per distruggerlo consegnassero a punizione. Fornissero ulteriormente un numero, determinato d'ostaggi atti all'arme, e de'principali
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