Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESIa83
onde si vede che nessuna terra della Romagna tenne pe'Modenesi, e che tutte, dedotta Imola soltanto, furono pe' nostri. L'intero esercito oltrepassando il confine, stette la seconda volta a Bazzano ; ed esteso sull'imminente montagna dall'erta fino alle falde, adopravasi ad espugnarlo (4 Ottobre). E qui Si noti che Bazzano , già fatto nostro per lo addietro, era ritornato al Comune di Modena, che 1' aveva ricuperato con duemila lire imperiali nel Dicembre dell'anno antecedente. Ed ecco affacciarsi al piano lo sforzo de' Modenesi, de' Cremonesi e de' Parmigiani guidato da'rispettivi Pretori, Pagano di Pier d'Egidio Pagani, Egidio d'Agnese ed Uberto Conte da Rodaldesco. Accrescevanlo i cavalieri di Reggio. Nè però discesero i nostri, benché invitati a battaglia, e sostennero con lor vergogna, che l'inimico, estratti dal Castello gì' invalidi, e rinforzatolo a piacimento d'arme e di viveri, retrocedesse fino al Panaro. Di là piombò d'improvviso sopra Piumazzo. Custodiva il luogo per Io Comune Rolando di Cecilia , che fomentato da Gerardo da san Marco, e da Cividino Boccadiferro, Valvassori di quel contorno, tradì la pubhlica fede, e introdusse gli assalitori che lo distrussero immantinenti (14 Ottobre). E già superata Unzola si diffondevano oltre al Lavino manomettendo e incendiando, quando si scossero i Bolognesi. Presso a san Leonardo affrontaronsi a sperimento gli eserciti e si combattè di piè fermo (10 Novembre). Prevalsero all'ultimo i Modenesi, nè senza strage de' nostri. I cavalieri di Firenze mal-condotti ed avviluppati deposer l'arme, e si resero ai Parmigiani. Sola, nel mentre che i molti s'abbandonavano senza ritegno alla fuga, sostenne l'urto costante degli avversari la schiera de' Faentini, e fu la difesa sì pertinace, che il vincitore non isdegnò di concedergli libero il passo, e potè distogliersi a piacimento. Si noverarono frai prigionieri Tommasino nipote di Salinguerra e Baruffaldino de'Geremei Podestà di Cesena, tra'feri ti Paolo di Piero de'Traver-•ari. I Cremonesi vi perdeiono, Ponzio Amato.
Jnnal. Boi. T.LAl
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