Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALImacchine (i S Novembre ). Al decimo giorno una torre che proteggeyalo, giacque sepolta nell'acqup che il circondavano. I difensori che il resero, a discrezione, tratti in Bologna empieron le carceri del Comune. Di là inoltrarono i nostri perfino a Ponte di Navicello, che fu espugnato nè senza soverchia
Serdita. Frai molti che perirono in quell'assalto fu odolfino de'Gatti. Altre in seguito Castella e ville furon saccheggiate all'intorno, lieve conforto alla sostenuta calamità.
Si riformarono gli estimi del Contado. Presiedevano all' opera Rolandino d'Arimondo Ramponi, Isnardo Ausili tti, Torello da Cantone ed Alberto di Serafino.—Mori Azzone Abate di santo Stefano, cui venne posta nella atessa Chiesa la seguente iscrizione.
Hic jacet Azonis corpus qui religionU * Fuit et forma Benedicti prima norma. Constans Orator egregius et Predicai or Carnem domavit injuriis et maceravit, Annis terdenis ac tribus rectis habenie Cenobium rexit sed nunc in pace fuiescit. Anni milleni currunt triginta septeni Atque ducenti : lector hoc sit tibi menti.
Enrico di Lugarello Carbonesi, Canonico della nostra Chiesa, fu inalzato a Vescovo di Forlì.
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