Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIdell'Imperatore. Sostenevari sole una libertà moribonda Milano , Bologna , Brescia , Piacenza , Alessandria, Faenza e Como. Atterrite al vicino aspetto di calamità inevitabili, s'argomentavano che potrebbe almeno alleviarle una sommessiono spontanea, e diressero a Federigo Oratori, che nell* offrirla adoperassero 1' arti più acconce a placarlo. Si dichiaravano apparecchiati a prestargli i debiti uffici di vassallaggio , a serbargli uei lor Distretti le ragioni tutte d'Impero, e fornirlo di cavalieri, che stipendiati fino al numero di diecimila, per un anno intero gli militassero di là dal mare. Ma la sete della vendetta acciecavalo più che la stessa fortuna. Prescrisse che s'assoggettassero senza riserva, ed a suo talento disporrebbe in seguito del lor do-stino. Da quel momento i Lombardi non confidarono che nella sola disperazione, ed anteponendo al laccio e alle scuri una morte onorevole, s'appa-Tecchiarono per un'ostinata difesa.
Ma l'Imperatore, speditosi da un Parlamento convocato al Maggio in Verona (dove il giorno della Pentecoste sposò pomposamente con Ezzelino una sua figliuola naturale detta Selvaggia), divisò di nuovo l'espugnazione di Brescia (28 Giugno). All'esercito che congregavasi a Goito , s'aggiunse al Luglio dall Alemagna Corrado Re con un adeguato rinforzo di cavalieri Francesi , Inglosi e Teutonici. Sopravvenne con altra schiera dal Regno Tommaso Conte d' Acerra , e comparve immaturo d' anni a trattarvi l'arme la prima volta Enzo Re di Sardegna , figlio naturale di Federigo. Questo giovane guerriero, la cui sciagura (come più innanzi vedremo) procacciò ai Bolognesi argomento di somma gloria, era nomato in fanciullezza Enrico, nome cho fu pur comune con quello di due figliuoli legittimi dello stesso monarca, e che poi gli venne mutato nel conosciutissimo di Enzo od Enzio. Esso nacque verisimilmentc nell'intervallo fra la morte dell'Imperatrice Costanza ed i secondi sponsali di Federigo, e perciò in quest'anno 1238 non poteva contare
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